AXA ha annunciato venerdì scorso di aver siglato un accordo per l’acquisizione di Prima, MGA lanciata nel 2015 e che ha generato 1,2 miliardi di euro di premi nel 2024, raggiungendo una quota stimata di circa il 10% nel retail auto.

Secondo i termini dell’accordo, AXA acquisirà il 51% della società per un corrispettivo di  mezzo miliardo di euro. Per il restante 49% sono state concesse opzioni call/put rispettivamente ad AXA e agli azionisti di minoranza con un prezzo di esercizio legato agli utili futuri di Prima. Tenendo conto del capitale necessario per sostenere il previsto recupero dei premi e del margine di sottoscrizione attualmente guadagnato dalle compagnie assicurative “carrier” terze, il corrispettivo totale rappresenta un multiplo prezzo/utili atteso di circa 11x, spiega AXA in una nota, aggiungendo che con l’inclusione della riacquisizione dei premi e del margine di sottoscrizione attualmente in capo ai carriers assicurativi terzi, l’operazione dovrebbe comportare un impatto di -6 punti sul coefficiente Solvency II del Gruppo.

AXA  punta tramite l’acquisizione di Prima a rafforzare la posizione del Gruppo in Italia, in particolare nel business Auto e nel canale di distribuzione diretta, che nel 2024 ha generato 3,5 miliardi di euro di premi per il Gruppo, in otto aree geografiche. Attraverso la sua moderna piattaforma tecnologica e il team di digital experts, l’acquisizione di Prima dovrebbe migliorare le capacità di distribuzione diretta di AXA in Europa.

Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete closing conditions, tra cui la ricezione delle autorizzazioni regolamentari, ed è atteso entro la fine del 2025.

Il Gruppo AXA intanto ha anche reso noti i risultati del I semestre, chiuso con un fatturato in crescita del 7%, a 64,2 mln di euro, un utile operativo in crescita del 6% a 4,5 miliardi di euro, trainato sia dal ramo property & casualty (+7%) che dal ramo life & health (+5%). L’utile netto, invece, ha chiuso il semestre in leggera flessione (-2%), a 3,92 miliardi di euro, “riflettendo principalmente gli effetti sfavorevoli dei tassi di cambio”, si legge nel comunicato stampa. Infine, il coefficiente di solvibilità II si è attestato al 220% (+4 punti rispetto a dicembre 2024).

Nel dettaglio, nel ramo Danni e infortuni, la raccolta premi è salita a 34,1 miliardi di euro, con un incremento del 6% rispetto al primo semestre dell’anno. A questo incremento hanno contribuito tutti i segmenti di attività: business (premi in crescita del 5% a 21,2 miliardi di euro), linee personali (+7% a 10,9 miliardi di euro) e riassicurazione con Axa XL Re (+11% a 2 miliardi di euro). Complessivamente, il risultato operativo del ramo danni crescerà del 7%, passando da 2,91 miliardi di euro a fine giugno 2024 a 3,07 miliardi di euro a fine giugno 2025.

I premi del ramo vita sono aumentati del 9%, raggiungendo 19,1 miliardi di euro. Sono stati trainati soprattutto dalle attività internazionali di rischio personale e dai prodotti di risparmio dei fondi generali (+9%), soprattutto in Italia, nonché in Francia, in parte compensate da un calo delle vendite a Hong Kong e in Giappone. Infine, anche le polizze unit-linked hanno contribuito all’aumento dei premi, “in particolare in Francia, grazie all’incremento delle vendite di prodotti di risparmio individuali”.

Nel settore sanitario, i premi sono aumentati del 6%, raggiungendo i 10,1 miliardi di euro. Questa situazione è stata “trainata principalmente da effetti positivi sui prezzi, sia nelle assicurazioni sanitarie di gruppo che individuali, nella maggior parte delle regioni, in parte compensati da un calo dei volumi”, ha commentato il Gruppo. L’utile operativo del settore Vita e Salute è stato di 1,8 miliardi di euro (+5%).