I dati riferiti ai primi tre mesi del 2024 confermano il trend di espansione del settore Danni (+8,2% rispetto all’anno precedente), dovuto sia alla spinta inflazionistica sui prezzi delle coperture obbligatorie che ad una crescente richiesta di protezione dai rischi. Anche la raccolta Vita cresce rispetto al 2023 (+8,8%).
I premi complessivamente raccolti dalle imprese aventi stabile organizzazione in Italia ammontano a 40,8 miliardi di euro, secondo quanto riporta Ivass.
Raccolta vita
La raccolta del settore vita nel primo trimestre del 2024 ammonta a 28,6 miliardi. I premi di ramo I crescono di oltre 2 miliardi e contribuiscono decisamente al recupero del settore 2024, con un’incidenza pari al 71,3% (20,4 miliardi). La raccolta di ramo III cresce rispetto al 2023, ma è pari a circa la metà del biennio 2021-22. Si osserva una correlazione negativa tra il Rendimento dei titoli di Stato e la produzione sia di ramo I che di ramo III.
Il peso del nuovo business di ramo III, negli ultimi quindici anni sempre superiore a quello dell’intero settore Vita, nel 2024 subisce una forte diminuzione.
Gli Sportelli bancari e postali, sebbene in leggero aumento in termini di raccolta (+1,7% rispetto al primo trimestre 2023), riducono la loro incidenza dal 60,5% al 56,6% per effetto della minore raccolta di premi periodici delle polizze individuali; ne traggono vantaggio gli Altri canali (in particolare i Consulenti finanziari e – in misura minore – le Agenzie con mandato) con una distribuzione delle coperture tradizionali di ramo I che è aumentata su
base annua di oltre 2 miliardi (+37,9%).
La distribuzione delle polizze collettive vede prevalere ancora le Agenzie in economia e gerenze, sia pure in forte calo nell’ultimo anno (da 63,7% a 52,0%), a fronte di una crescita dal 12,8% al 19,4% degli Sportelli bancari e postali.
Raccolta Danni
La raccolta Danni dei primi tre mesi del 2024 è pari a 12,1 miliardi, in aumento del +8,4% su base annua. Tale aumento è il risultato combinato della crescita del comparto Auto (4,8 miliardi di euro, in crescita del +11,1%) e dei comparti non-Auto (7,4 miliardi, +6,7%), con un leggero incremento nell’incidenza di Salute e Property.