S&P Global Ratings ha pubblicato un nuovo report che analizza l’andamento dell’attività di riassicurazione globale per gli eventi catastrofali.

Nel 2022, i riassicuratori globali hanno registrato un altro anno record di perdite dovute a catastrofi naturali. Le perdite assicurative stimate, pari a 125 miliardi di dollari, sono state ben al di sopra della media a lungo termine prevista per il settore.  Di conseguenza, le aspettative di budget per le catastrofi sono state superate per un altro anno per i 20 principali riassicuratori globali.

Nonostante il costo crescente delle catastrofi naturali, il 2023 e il 2024 potrebbero rappresentare un punto di svolta per un miglioramento visibile degli utili nel settore. Un numero maggiore di riassicuratori potrebbe puntare a incrementare le proprie esposizioni alle catastrofi, dato che i prezzi continuano a migliorare e la domanda rimane forte. Tuttavia, molti riassicuratori si sono affacciati al 2023 con una posizione cauta sul rischio catastrofale property.

Più della metà dei 20 principali riassicuratori globali ha mantenuto o ridotto le esposizioni ai rischi catastrofali naturali durante i rinnovi di gennaio 2023, nonostante il miglioramento dei prezzi e dei termini e condizioni. Meno della metà ha deciso e ottenuto di impiegare più capitale nel gennaio 2023.

Per i primi 20 riassicuratori globali, le condizioni generali sono migliorate quest’anno. I prezzi della riassicurazione catastrofale e il reddito netto da investimenti stanno migliorando, mentre l’esposizione netta per un periodo di rendimento di 1 su 250 anni è rimasta invariata. un periodo di rendimento di 1 su 250 anni è rimasta invariata.

La volatilità dei mercati finanziari, l’inflazione e la crescente variabilità del clima sono rischi importanti per il settore. Tuttavia, la solida adeguatezza patrimoniale dei riassicuratori globali e il miglioramento dei margini li proteggono da shock eccezionali, come ad esempio gli eventi catastrofici naturali. Se si verificasse un grave evento di una volta su 100, che causasse perdite annuali senza precedenti superiori a 250 miliardi di dollari per l’intero settore assicurativo, prevediamo che il settore riassicurativo in aggregato sarebbe capitalizzato appena al di sotto del livello di fiducia “AA”.

S&P prevede che i primi 20 riassicuratori globali impiegheranno più capitale nell’ambito del rischio catastrofale nel 2023 e nel 2024 a causa della continua e solida domanda da parte dei cedenti, mentre l’aumento dei costi di retrocessione potrebbe indurre i riassicuratori a cedere meno rischi.

Parallelamente, il miglioramento dei margini di sottoscrizione e l’aumento dei rendimenti degli investimenti, uniti a una capitalizzazione ancora solida (anche se inferiore a quella dell’anno scorso), forniscono un ulteriore rinforzo contro gli shock eccezionali.

Per il 2023 S&P prevede che l’ambito delle catastrofi naturali contribuirà per circa 2,5 punti percentuali al rendimento del Return on Equity (ROE) dei primi 20 riassicuratori globali, se le perdite rimarranno all’interno dei budget annuali, il che secondo S&P si tradurrebbe in danni assicurati annuali per catastrofi naturali pari a circa 85 miliardi di dollari per l’intero settore assicurativo.