Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Anima avvia un programma di acquisto di azioni proprie fino a 30 milioni di euro che si chiuderà il 31 ottobre. Mentre l’amministratore delegato, Alessandro Melzi d’Eril, presentando i conti del primo semestre 2023, chiuso con un utile netto di 63,2 milioni (+6%) e ricavi scesi del 7% a 162,4 milioni, ha detto che il gruppo è pronto a operazioni di m&a e che Kairos, la sgr che il colosso elvetico Julius Baer ha messo in vendita, sarebbe un deal potenzialmente valido. In pole position per rilevare la società, come riportato pochi giorni fa dall’agenzia MF-Newswires, ci sarebbe il gruppo Sella, ma «Kairos a noi piace, industrialmente ci potrebbe interessare», ha detto Melzi d’Eril, aggiungendo che dopo aver rilevato Castello sgr, Anima «guarda a operazioni per rafforzarsi nel business tradizionale».

Nel 2022 i sinistri correlati agli eventi atmosferici hanno raggiunto gli 800 milioni di euro. Un dato che dovrebbe far riflettere sull’opportunità di polizze ad hoc per proteggere veicoli e case. Eppure, secondo l’Italian insurtech association (Iia), l’Italia è ancora indietro. Tanto che in base a uno studio di Ania, l’assicurazione Italiana 2022-2023, solo il 16% dei mezzi in circolazione è coperto da indennità per gli eventi climatici. Il dato che si riferisce ai veicoli è allarmante, soprattutto se si considera che alluvioni, grandinate e trombe d’aria sono sempre più frequenti. Anche per quanto riguarda le abitazioni, solo il 5,3% delle case civili dispone di un’assicurazione contro le calamità naturali. Secondo l’Italian insurtech association per affrontare questa sfida è fondamentale muoversi in una doppia direzione: promuovere una cultura assicurativa più consapevole, che educhi il cittadino a quali siano i rischi e i vantaggi nello sottoscrivere certe tipologie di polizze, e al contempo investire in tecnologia e digitalizzazione, due driver fondamentali per creare polizze più attinenti alla situazione attuale e che possano essere di aiuto alla popolazione messa in difficoltà dalla crisi climatica.
Estendere la platea dei lavoratori assicurati dall’Inps guardando anche ad autonomi e professionisti. Sono le parole di Fabrizio D’Ascenzo, commissario dell’Inail, intervenuto ieri in audizione alla Camera dei deputati. «Bisogna ampliare la tutela ad altre categorie di lavoratori», il giudizio di D’Ascenzo. «Ci sono diverse categorie che ancora non usufruiscono della copertura Inail, a volte anche in maniera sorprendente perché hanno scelto altre forme previdenziali come i vigili del fuoco. Ci vuole una modifica normativa delle categorie assicurabili. La norma vigente è un testo unico del 1965. Sono assicurabili solo i lavoratori subordinati o parasubordinati. Liberi professionisti e autonomi sono esclusi. C’è tutta la disponibilità a interloquire con gli ordini professionali, ma sarebbe necessaria una modifica normativa per consentirci di ampliare la nostra attività», ha concluso il commissario Inail.

Il clima mite ha portato un po’ di ottimismo tra le imprese del comparto vitivinicolo siciliano. Ma mica tanto: la vendemmia parte con dieci giorni di ritardo rispetto all’annata 2022 e la produzione di uva quest’anno è decisamente in calo. Fino a qualche giorno fa la stima era di una flessione del 40% ma negli ultimi giorni le cose sono un po’ cambiate . In meglio ovviamente: alla fine potrebbe mediamente attestarsi al 30%. In ogni caso questo 2023 è stato per le campagne, e per l’uva in particolare, terribile: condizioni climatiche estreme (dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio), incendi e la presenza di attacchi fungini come la peronospora della vite. «Nonostante tutto – dicono da Assovini Sicilia, l’associazione che raggruppa un centinaio di produttori – la condizione e la qualità delle uve in Sicilia non sembra essere compromessa».