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Un livello record di 194 miliardi di dollari (quasi 178 miliardi di euro). A tanto ammontano le perdite economiche derivanti dai disastri naturali a livello globale registrate nel primo semestre del 2023. Stando almeno ai dati elaborati dal colosso assicurativo Aon che ha analizzato l’impatto dalle catastrofi naturali che si sono abbattute sul Pianeta. «Il livello dei danni contabilizzati in questa prima parte dell’anno risulta ben superiore alla media del primo semestre di questo secolo (pari a 128 miliardi di dollari, ossia 117 miliardi di euro, ndr) e il quinto più alto mai registrato», hanno avvertito gli esperti di Aon.
Un freno ai rumori e agli odori provenienti dalle pizzerie e dai ristoranti posti sotto casa. Per le immissioni che superano la normale tollerabilità deve essere risarcito, oltre al danno patrimoniale, ove effettivamente sussistente e documentato, anche quello relativo allo stravolgimento delle abitudini quotidiane di chi le subisce, che può essere provato in via presuntiva e liquidato equitativamente. Con la recente decisione n. 20096 dello scorso 13 luglio 2023 la seconda sezione civile della Corte di cassazione ha ricordato che esiste una via privilegiata per accordare tutela alle vittime di immissioni che ledano il diritto al riposo notturno, alla serenità quotidiana e alla vivibilità della propria abitazione. Vediamo come.
Mentre nel mondo politico si fa sempre più acceso il confronto sull’introduzione, o meno, nell’ordinamento giuslavoristico, di un salario minimo fissato per legge, nel mondo delle professioni il tema della corresponsione di compensi “equi”, ovvero conformi a dei parametri ministeriali e proporzionati alla quantità e qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, è stato affrontato con l’approvazione, nell’aprile scorso, della legge n. 49/2003. È presto per dire se la legge sull’equo compenso, che ha soli 3 mesi di vita, sta funzionando oppure no. Di certo, sia le grandi imprese che alcuni degli studi legali d’affari che interagiscono con queste, stanno registrando dei cambiamenti nel proprio modus operandi, come raccontano alcuni avvocati questa settimana su Affari Legali.
Il danno morale si presume per la vittima che dall’incidente stradale ha riportato un’invalidità al 30 per cento: è ragionevole ritenere che l’entità e il tipo di lesioni, per l’uomo rimasto zoppo dopo il sinistro, abbia provocato «forme di sconvolgimento o di debordante devastazione della vita psicologica». Sbaglia allora il giudice del merito a ritenere sufficiente quanto liquidato per la lesione alla salute: avrebbe dovuto considerare ai fini della personalizzazione le difficoltà motorie e il grave danno estetico all’arto che penalizzano l’invalido nella vita relazionale e di coppia, oltre ad impedirgli di realizzarsi nel lavoro. Così la Cassazione nella sentenza 21630/23, pubblicata il 20 luglio dalla terza sezione civile.
Il regolamento Ue sui servizi digitali, n. 2022/2065 (Digital Service Act, siglato DSA), nel disciplinare il mercato unico dei servizi digitali, modifica la precedente direttiva 2000/31. La normativa contiene regole per i servizi di intermediazione online, che i cittadini europei utilizzano quotidianamente. Stando alle dichiarazioni ufficiali, il regolamento sui servizi digitali ha lo scopo di creare un ambiente online più sicuro per le persone, i consumatori e le imprese nell’Unione europea. Lo scopo del provvedimento in esame, come di ogni altro provvedimento normativo di fonte euro-unionale, è la regolamentazione del mercato, sia sotto il profilo dello sviluppo di un ambiente concorrenziale sano, sia sotto il profilo (per molti versi strumentale) della tutela delle persone e dell’ambiente.
Oltre che per le temperature “infernali”, l’estate targata 2023 sarà ricordata anche per l’aumento generalizzato dei prezzi che sta mettendo in difficoltà i bilanci di tante famiglie. Dal caro vacanze al caro voli, dai prezzi dei carburanti schizzati alle stelle ai tassi dei mutui in continua ascesa, passando dal carrello della spesa. Dopo alluvioni, grandinate e nubifragi che nei mesi scorsi hanno interessato diverse zone dell’Italia, i prezzi delle assicurazioni connesse all’abitazione registrano sensibili aumenti. La denuncia arriva dall’Aiped, Associazione italiana periti estimatori danni, che, analizzando i dati Istat, segnala una forte crescita anche per le tariffe assicurative del settore Rc auto. In particolare, i prezzi delle assicurazioni connesse alle abitazioni salgono del +9,1% a luglio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, probabilmente a causa della maggiore domanda di coperture assicurative per la casa da parte degli italiani. Su fronte Rc auto, invece, l’Istat stima a luglio un incremento per la voce “assicurazioni sui mezzi di trasporto” del +3,3% su base annua, pertanto rispetto al prezzo medio della polizza stimato da Ivass in 362 euro per il terzo trimestre del 2022 il premio sale di circa 12 euro, con una maggiore spesa complessiva pari a 390 milioni di euro.

corsera

Rodi. La Sicilia di fine giugno. Le Hawaii (dove oggi è in visita il presidente Biden, dopo 36 ore di fiamme che hanno incenerito Maui). Ma il colpo d’occhio sulla mappa del pianeta che la Nasa aggiorna di ora in ora è infernale quanto ogni singola foto: le fiamme divorano il pianeta, a partire dal cuore. Mezzo Sud Italia; quasi tutto l’Angola, l’intero Zambia, mezzo Madagascar, tutto il Sud del Congo, due puntini perfino in mezzo all’Atlantico. L’immagine del Fire Information for Resource Management System della Nasa non è, in senso stretto, una fotografia: è la rilevazione, eseguita con uno strumento satellitare chiamato Modis, di tutte le località che soffrono temperature altissime, compatibili praticamente solo col fuoco. E dunque gli incendi. I puntini che li segnalano sono fuori scala, dunque più della superficie che coprono conta il numero. A suo modo, però, è una fotografia eccome. Del momento presente.