DALLE BICI AI MONOPATTINI: IL MODO DI MUOVERSI CAMBIA. E COSÌ LE SOLUZIONI ASSICURATIVE
Irene Greguoli Venini
Il modo di muoversi sta cambiando: sono sempre più le persone che usano le biciclette sia tradizionali sia elettriche, i monopattini e i servizi in condivisione, oltre all’auto privata e ai mezzi pubblici, cambiando veicolo in base al tipo di spostamento, spinte dalla comodità, dalla flessibilità e dal risparmio di tempo.
Nascono quindi nuove esigenze anche sul fronte assicurativo: non per nulla le compagnie cominciano a proporre soluzioni che mettono al centro il concetto di mobilità multimodale, legata più alla persona che ai singoli mezzi, in grado di coprire i diversi spostamenti.

Lo scenario della micromobilità. Secondo uno studio BCG e University of St. Gallen (che raccoglie le interviste a 11mila consumatori in 23 città di 10 paesi), il mercato della micromobilità ha raggiunto nel 2021 quasi 100 miliardi di euro e, se è vero che il segmento dei mezzi proprietari è il più grande in termini di volume, sono gli abbonamenti a rappresentare la categoria in più rapido aumento, con un tasso annuo di crescita previsto superiore al 30% nel prossimo decennio.

I risultati delle interviste effettuate rivelano che il 55% delle persone sostituisce spesso o molto spesso un veicolo di micromobilità agli spostamenti a piedi (nel 31% dei casi) o ai trasporti pubblici (24%), mentre il 40% predilige questi mezzi in sostituzione dell’auto privata (32%) o del taxi (8%). Però solo un intervistato su cinque prevede di utilizzare maggiormente la micromobilità per recarsi al lavoro in futuro, una percentuale troppo bassa per creare margini di redditività per agli operatori di settore.

Il nodo cruciale dello studio è stato quindi indagare cosa stimola e cosa inibisce l’utilizzo della micromobilità identificando sei principali incentivi, ovvero la flessibilità, l’affidabilità, il prezzo, le condizioni climatiche quando favorevoli, la sicurezza e il risparmio di tempo.

Il maltempo è senz’altro l’ostacolo maggiore (per il 44% degli intervistati in tutti i paesi), seguito poi dai costi talvolta elevati, le piste ciclabili insicure, l’eccessiva distanza dai veicoli pronti all’uso, i servizi limitati nelle periferie e la poca disponibilità dei mezzi nelle stazioni del trasporto pubblico.

Lo studio ha evidenziato che l’offerta di opzioni combinate, ossia di pacchetti che comprendano micromobilità e trasporto pubblico nello stesso biglietto o abbonamento, potrebbe aumentare l’utilizzo di veicoli alternativi. I consumatori, infatti, hanno dichiarato che sarebbero disposti a pagare dal 22% al 25% in più per diverse offerte combinate.

Al contempo, le città dovrebbero adottare un approccio intermodale al trasporto che unisca alla rete del trasporto pubblico, la flessibilità della micromobilità: per integrare pienamente la micromobilità nei sistemi di trasporto pubblico urbano è necessario uno sforzo congiunto tra città e operatori di entrambi i settori, tenendo conto delle differenze che ogni città presenta.

I nuovi prodotti assicurativi. C’è da considerare che tra coloro che scelgono le due ruote per spostarsi, soprattutto in città, sono sempre di più le persone che ricorrono alle biciclette tradizionali e a quelle a pedalata assistita, ai monopattini, al bike e scooter sharing.

Al netto del costante successo dei motocicli negli ultimi anni, la conferma arriva dai numeri di mercato (con le e-bike a +5% nel 2021 dopo il boom dell’anno precedente e oltre 1,6 milioni di bici tradizionali vendute), dalla crescente diffusione delle opportunità di sharing e dalla presenza di monopattini nelle città (con 2,5 milioni di pezzi circolanti in Italia).

La compagnia assicurativa 24hassistance ha tracciato il profilo dei nuovi utenti delle due ruote, osservando che circa il 40% dei propri clienti ha iniziato a utilizzare, già dal 2020, nuovi mezzi di mobilità urbana per gli spostamenti in aggiunta o in alternativa all’auto e ai mezzi pubblici: di questi il 61% li usava più di due volte alla settimana; queste quote oggi sono salite rispettivamente fino al 60% e al 72%.

Si tratta in egual misura di uomini e donne giovani, tra 18 e 34 anni, che preferiscono muoversi in città con mezzi di micromobilità e di mobilità dolce (45% con gli scooter sharing elettrici, 30% con la bici, 25% con i monopattini).

Le motivazioni principali di questa scelta sono cambiate rispetto ai tempi della pandemia, quando l’unica ragione era il distanziamento sociale nel 60% dei casi.

Nel primo semestre 2022 chi ha utilizzato mezzi di mobilità alternativa lo ha fatto, nel 39% dei casi, per una maggiore flessibilità oraria, per spostarsi più rapidamente nel traffico, per risparmiare sulla benzina e sui parcheggi ed evitare problemi nelle zone a traffico limitato.

In questo scenario stanno nascendo soluzioni assicurative per incontrare la nuova domanda di mobilità.

Per esempio, 24hassistance ha lanciato negli ultimi mesi due prodotti su questo fronte: Multimobility, una polizza che tutela i conducenti di bici, e-bike e mezzi per la micromobilità elettrica di proprietà o in sharing, e Bikeplatinum, un’assicurazione che protegge la bici dal furto, anche quando parcheggiata in strada.

Un altro progetto pensato per le esigenze emergenti in termini di spostamenti è quello di 6sicuro.it, comparatore online di assicurazioni auto e moto e brand di Assiteca (gruppo specializzato nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo), che propone 6sicuroevai, un’app che offre l’assicurazione istantanea degli infortuni per il conducente e il passeggero (spese mediche, ricovero ospedaliero, invalidità permanente e indennità di decesso) legata alla circolazione su qualsiasi veicolo privato, taxi, car sharing e micromobilità inclusi. Il servizio è fruibile dallo smartphone e la copertura si attiva in base agli spostamenti effettivi con un sistema pay per use. Tramite l’app è possibile pianificare in anticipo gli itinerari e consultare gli spostamenti. Inoltre, 6sicuroevai riconosce automaticamente grazie a uno specifico algoritmo il veicolo utilizzato e ne attiva la copertura, che termina automaticamente alla conclusione del viaggio.

Il pagamento della polizza quindi si basa sulle caratteristiche specifiche del percorso, rilevate attraverso la tecnologia implementata dall’app, che valuterà i costi sulla base di diverse variabili: i chilometri effettivamente percorsi, la fascia oraria, la qualità della strada, la presenza di traffico e lo stile di guida adottato.

Anche Groupama Assicurazioni (filiale del gruppo francese Groupama) ha lanciato un’offerta dedicata alla mobilità, in grado di soddisfare le esigenze emergenti dopo la pandemia. Questa soluzione, disponibile da qualche mese, prevede nuove garanzie finalizzate a proteggere la persona in tutti i suoi spostamenti, per muoversi in sicurezza utilizzando i servizi di car sharing, la bici, i monopattini e i mezzi pubblici.

Le nuove garanzie mobilità riguardano in particolare la responsabilità civile durante la circolazione in aree pubbliche, in caso di danni involontariamente causati per la guida di veicoli, con o senza motore, non soggetti all’obbligo di assicurazione Rca o in caso di circolazione a bordo di un’auto condivisa con altre persone, come passeggero, e gli infortuni che potrebbero verificarsi non solo guidando ma anche a bordo dei mezzi di trasporto pubblico o come pedone; c’è anche una garanzia dedicata all’assistenza, che prevede il servizio di soccorso stradale e il rimborso del costo di servizio taxi. Ogni copertura può essere estesa all’intero nucleo familiare.
Fonte:
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