Una società veicolo tedesca accusa Uniqa, in qualità di successore legale di Finance Life, di aver contribuito alla perdita degli investitori di Infinus stipulando contratti di assicurazione sulla vita. Una parte dei crediti finora rivendicati in via extragiudiziale è stata citata in giudizio e l’importo totale potrebbe aggirarsi intorno ai tre milioni di euro. Uniqa respinge tutte le richieste di risarcimento in quanto infondate e ingiustificate.

Nel 2014 la società tedesca di servizi finanziari Infinus AG ha presentato istanza di fallimento; Finance Life Lebensversicherung AG, che nel 2016 si è fusa con Uniqa Österreich Versicherungen AG, aveva precedentemente stipulato contratti di assicurazione vita unit-linked con società del Gruppo Infinus.

Nel novembre 2020, una società di scopo tedesca ha intentato una causa contro Uniqa in qualità di successore legale di Finance Life, sostenendo che quest’ultima aveva contribuito alla perdita degli investitori di Infinus stipulando i contratti. L’importo originario della richiesta di risarcimento era di 3,9 milioni di euro.

Secondo quanto dichiarato all’epoca da Uniqa, la causa conteneva anche una riserva per la rivendicazione di crediti da parte di altri investitori per una cifra a metà tra i due milioni di euro. Inoltre, gli investitori hanno fatto valere le proprie ragioni anche in sede extragiudiziale.

Dopo diverse estensioni delle richieste di risarcimento, nel maggio di quest’anno Uniqa ha comunicato che le richieste di risarcimento ammontavano a 99,2 milioni di euro.

Secondo un comunicato di Uniqa di venerdì della scorsa settimana, un querelante ha ora presentato anche una richiesta di risarcimento per un importo di 40.000 euro, che era stata precedentemente fatta valere in via extragiudiziale.

Secondo l’assicuratore, l’attore fa parte di “gruppi di investitori coordinati tra loro” che avanzano richieste di risarcimento nei confronti di Uniqa per un importo a tre cifre scarse.

Non si può escludere che questi gruppi di investitori presentino ulteriori richieste di risarcimento danni ai tribunali regionali tedeschi.

Uniqa ha respinto fin dall’inizio le accuse e le pretese avanzate come infondate. Nel maggio di quest’anno, la compagnia ha dichiarato di rimanere fedele alla sua opinione, pubblicata nel 2020, secondo cui le accuse erano infondate e le richieste ingiustificate.

Ora Uniqa sottolinea nel comunicato che anche la nuova causa non presenta nuovi elementi di fatto o accuse rilevanti e che le accuse e le richieste sono infondate e ingiustificate. Uniqa negherà ogni richiesta e adotterà tutte le misure disponibili per difendersi da tali reclami.

Fonte: versicherungsjournal.at