Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Un avvocato in pensione di età compresa tra i 65 e i 69 anni ha un reddito medio superiore agli 80.000 euro all’anno in Italia. Un under 40 in attività, invece, non arriva a 25.000 euro. La disparità emerge dall’analisi del report di Cassa forense sui numeri dell’avvocatura del 2020. L’ente di previdenza degli avvocati raccoglie ogni anno i dati sugli iscritti, con una serie storica che parte dagli anni ’80.
Entro il prossimo 11 ottobre, gli agricoltori di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia che hanno subito danni alle produzione agricole per effetto delle gelate tardive dell’inizio di aprile della scorsa primavera dovranno presentare domanda alla regione di appartenenza, ai fini di ottenere gli indennizzi previsti dal Fondo di solidarietà nazionale.
Ai fini del perfezionamento del procedimento di notificazione ex art. 140 cpc qualora la raccomandata con avviso di ricevimento sia stata spedita ma, prima della restituzione al mittente per compiuta giacenza, non risulti recapitata al destinatario, poiché l’avviso non reca alcuna indicazione riguardo alle ragioni della mancata consegna, il procedimento non può ritenersi perfezionato, anche nella prospettiva meno formalista che esige, comunque, che dall’avviso risulti il trasferimento, il decesso del destinatario o altro fatto impeditivo della conoscibilità dell’avviso stesso.

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  • Scarica le merci. Autista travolto dal tir
Autista scarica merci e muore travolto dal suo Tir. Vittima un 49enne lodigiano. Fatale la dimenticanza del freno a mano non tirato per Mauro Lucchini l’autista di Brembio (Lodi) schiacciato dal suo stesso tir, nel parcheggio di un supermercato a La Loggia, nel Torinese.

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  • Muore a tredici anni sul monopattino prestato dall’amico
Il ragazzino sale sul mezzo e imbocca la pista ciclabile. Dalle immagini delle telecamere si vede che in pochissimo prende velocità, sempre di più, fino a sbandare. Poi la frenata di colpo, forse per inesperienza inchioda con la ruota anteriore e viene catapultato in avanti. La caduta è violenta, il trauma alla testa e al torace lo mandano in coma quasi subito. I soccorritori del 118 non possono fare nulla per Fabio Mosca, 13 anni, morto al Niguarda dove arriva in condizioni già disperate. La polizia locale ha messo sotto sequestro il monopattino e sta effettuando accertamenti sul mezzo — fuorilegge per ragazzini di questa età — , finiranno in una relazione alla procura di Monza che coordina le indagini. In un primo momento sembrava che al parco fosse presente anche il padre dell’amico della vittima, una ricostruzione, però, che non viene confermata dalla procura. È la prima vittima nel Milanese a bordo di un monopattino elettrico, la sesta in Italia nell’ultimo anno.

 

  • Il sistema antincendio non funzionava tutti i dubbi sul rogo del grattacielo
Le fiamme non hanno divorato tutto il palazzo di via Antonini 32: ai più fortunati, la comunicazione che la loro casa è quasi intatta, o che comunque gli oggetti principali si sono salvati, giunge come un’epifania. Nasce dall’interno dell’appartamento al tredicesimo piano della torre (il quindicesimo, considerando il blocco separato di appartamenti dei primi due piani) la scintilla che ha generato l’enorme torcia? Ne sono convinti il pm Pasquale Addesso e il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che coordinano l’indagine per disastro e incendio colposo. Oppure ha tutto origine dal terrazzino l’incendio “di facciata”, come lo definiscono dal principio i vigili del fuoco, che ha prima aggredito il rivestimento di alucobond e lana di vetro G3 e poi le case? Nel primo caso, l’innesco sarebbe stato un caricatore per batterie al litio surriscaldato, un condizionatore difettoso o un elettrodomestico in cortocircuito, bruciato in quei locali momentaneamente disabitati: E si arriva all’argomento decisivo, quello delle responsabilità. Manutentori o costruttori?

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  • Quarantena: per l’Inps la tutela è limitata nel plafond dei 180 giorni
I lavoratori fragili possono avere la tutela nei limiti di 180 giorni nell’anno solare e gli impiegati dell’industria sono sempre esclusi dalla tutela della malattia per assenza da quarantena. In attesa di conoscere le concrete intenzioni del Governo per ripristinare la tutela della malattia ai lavoratori assenti per quarantena e ai lavoratori fragili che non possono rendere la prestazione in smart working, sono queste due interpretazioni restrittive adottate dall’Inps durante il periodo emergenziale che pongono ulteriori problemi applicativi che vanno oltre la mancata copertura finanziaria delle norme. La regola generale è che l’indennità di malattia è normalmente a carico dell’Inps per un massimo di 180 giorni in ciascun anno solare e con esclusione di alcune categorie di lavoratori come impiegati industria, quadri e dirigenti.