di Dario Ferrara
Condannato il conducente dell’auto che non tiene la destra. È responsabile per la morte del passeggero, anche se la sua corsia è stata invasa dall’altro veicolo coinvolto nel sinistro. E ciò perché il guidatore non osserva le regole dettate proprio per evitare collisioni fra i mezzi in circolazione, compresa quella di moderare la velocità in curva, specie di notte. Lo stabilisce la Cassazione con la sentenza 32277/21, pubblicata il 27 agosto dalla quarta sezione penale.

Condotte autonome

Diventa definitiva la condanna per omicidio colposo (all’epoca in cui avviene lo scontro l’omicidio stradale non risulta ancora introdotto dal legislatore). Dalla perizia svolta in primo grado emergono profili di responsabilità nel sinistro a carico di entrambi i conducenti: l’andatura dei veicoli non è adeguata sia all’ora tarda sia allo stato dei luoghi, vale a dire l’imbocco di una curva con visuale libera soltanto in parte. Entrambi i guidatori marciano nei pressi del centro della carreggiata, ma è esclusa la cooperazione colposa nel reato: l’evento è il frutto di condotte colpose autonome e indipendenti, per quanto sinergiche nel determinarlo; risultato: è esclusa l’attenuante ex articolo 114 Cp. Decisive anche le dichiarazioni acquisite agli atti.

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