La polizza di Vittoria Assicurazioni si affida ai mercati azionari europei per generare performance positive

di Fausto Tenini e Alessandro Lazzari * (Assinews)

Vittoria In Azione è un prodotto assicurativo a vita intera di tipo unit linked, che prevede l’investimento del premio unico iniziale e degli eventuali versamenti aggiuntivi in quote di uno o di entrambi i fondi interni a disposizione, ovvero Vittoria Azionario Europa Classe A e Vittoria Obbligazionario Euro. Il cui valore è soggetto alle fluttuazioni dei mercati finanziari e ciò implica l’assenza di qualsiasi forma di garanzia del capitale o di rendimento minimo. Le percentuali di allocazione tra i fondi interni vengono discrezionalmente scelte dal contraente e la soluzione presa in esame in questa sede si basa sulla combinazione d’investimento 50% investito nel fondo Vittoria Azionario Europa Classe A con quote analoghe per l’altro fondo interno di natura obbligazionaria. La prestazione in caso di decesso dell’assicurato prevede il pagamento ai beneficiari designati del controvalore dei fondi interni al momento del decesso, aumentato di un piccolo capitale aggiuntivo; quest’ultimo elemento, la maggiorazione caso morte, è ottenuto moltiplicando il controvalore dei fondi per un’aliquota in funzione dell’età dell’assicurato alla data del decesso. Ad esempio, sarà pari all’1% tra 18 e 75 anni, 0,1% dagli 81 anni in avanti. Tra le opzioni contrattuali la possibilità di switch da un fondo all’altro, senza numero massimo. Nel caso in cui, durante la vita del contratto, vengano effettuati uno o più versamenti aggiuntivi, è data facoltà al contraente indicare la ripartizione percentuale desiderata per ogni singolo versamento aggiuntivo: questo elemento permette flessibilità in merito al market timing per investire nel fondo azionario e in quello obbligazionario, al pari degli switch liberi. Il premio minimo richiesto per la sottoscrizione della polizza è di 10 mila euro, e i versamenti aggiuntivi devono valere almeno 2500 euro. E’ possibile richiedere il riscatto sin dal primo anno, che potrà essere totale o parziale, quest’ultimo purché l’importo di capitale richiesto e l’importo di capitale residuo siano entrambi almeno pari a 5 mila euro. In caso di riscatto parziale l’importo da liquidare verrà disinvestito dai fondi interni rispettando le percentuali esistenti sul contratto al momento dell’esecuzione dell’operazione. Il prodotto è adatto a clienti con buona conoscenza delle dinamiche dei mercati finanziari che cercano una crescita del capitale nel medio-lungo periodo, in grado però di sostenere una buona dose di volatilità. L’età dell’assicurato al momento della sottoscrizione dovrà essere compresa tra 18 e 78 anni. Per quanto riguarda il motore finanziario della polizza, il fondo interno Vittoria Azionario Europa presente un profilo di rischio alto in quanto è privilegiato l’investimento nei mercati azionari europei, principalmente tramite l’acquisto di fondi. Il benchmark del fondo interno è l’indice Msci Europe, che misura l’andamento dei principali mercati azionari europei. Il fondo può investire in altri fondi promossi o gestiti da imprese appartenenti al gruppo Vittoria Assicurazioni. Mentre il fondo Vittoria Obbligazionario Euro presenta un profilo di rischio medio basso, in quanto l’investimento è orientato a perseguire la crescita del capitale attraverso obbligazioni denominate in euro prevalentemente di livello investment grade. Il benchmark del fondo è l’indice JP Morgan EMU Bond 1-3 anni. Per entrambi i fondi l’orizzonte di investimento suggerito è pari a 7 anni, e il Kid evidenzia gli scenari di performance, già al netto di tutte le voci di costo, su tale arco temporale per la componente azionaria e dopo 5 anni per quella obbligazionaria. Nel primo caso gli scenari migliore e peggiore (forte stress dei mercati) evidenziano un utile medio annuo e una perdita media annua del 9,89% e di -14,52% (+1,82% quello intermedio); mentre il prodotto obbligazionario evidenzia per gli stessi scenari valoro deludenti in ogni scenario di mercato (-0,91% medio annuo per quello più favorevole) demandando di fatto alla componente azionaria la possibilità di generare guadagni. (riproduzione riservata)

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