IVASS ha incontrato AIBA riaprendo il confronto sulle norme rilevanti per i broker: controllo delle reti, collaborazioni orizzontali, IDD e POG

Si riapre il confronto sulle norme chiave per i broker. Lo scorso Giovedì 29 luglio AIBA è stata ricevuta da IVASS, alla presenza, tra gli altri, del Consigliere Riccardo Cesari, del Segretario Generale Stefano De Polis, del responsabile del servizio normative dell’Authority Martina Bignami e del capo del servizio condotte di mercato Elena Bellizzi.

IVASS ha così confermato in concreto le intenzioni di ascolto e collaborazione con gli operatori del mercato assicurativo espresse dal suo presidente Luigi Federico Signorini nelle Considerazioni sull’ultima relazione dell’Autorità pubblicata a inizio luglio.

Durante l’incontro AIBA ha portato l’attenzione su alcuni temi fondamentali per i broker, a cominciare dalla regolamentazione in materia di controllo delle reti, nonché dalle scelte nazionali di recepimento della direttiva IDD in materia di informativa precontrattuale e POG.

confronto sulle norme

AIBA – si legge in una nota – ha evidenziato come l’applicazione italiana delle norme sull’informativa precontrattuale, anche per effetto della preesistente complessità dei contratti assicurativi, abbia causato un aggravio della burocrazia e degli obblighi informativi a carico di Compagnie e intermediari e un aumento spropositato della documentazione (da 70 a 200 pagine) da fornire ai clienti assolutamente contraria ai principi di semplificazione, chiarezza e trasparenza che hanno ispirato il legislatore europeo.

Rispetto alla POG, invece, l’Associazione ha stigmatizzato l’eccesso di burocrazia conseguente alla regolamentazione nazionale di dettaglio, sottolineando la mancanza di parotà di condizioni tra intermediari nazionali ed europei ai quali non si applicherebbero i passaggi più gravosi della regolamentazione IVASS, richiedendo un urgente intervento di modifica.

In merito alla regolamentazione sul controllo delle reti AIBA ha sottolineato anche in questa occasione l’equivoco segnalato sin da febbraio 2020, per cui la verifica dei requisiti di professionalità, onorabilità e rispetto delle regole di tutela dei clienti viene attualmente traslata dalla competenza di IVASS a quelle delle compagnie. La normativa europea, in realtà, si riferisce al solo caso di reti di intermediari organizzate in registri o elenchi tenuti dalle compagnie, poiché in presenza di un registro ufficiale la vigilanza deve restare in capo all’autorità incaricata.

Un equivoco che, con spirito collaborativo, è stato attualmente risolto, anche se in modo parziale, con il sistema delle autocertificazioni rilasciate dall’azienda di brokeraggio alle compagnie, che ha trovato accoglimento da parte di alcune imprese e l’assenza di presa di posizione da parte di altre.

In merito alla regolamentazione sulle collaborazioni orizzontali, infine, AIBA ha eccepito come la limitazione a due soli intermediari per questo tipo di accordi non sia supportata da alcuna norma, né esigenza di tutela degli assicurati e ha richiesto una revisione da parte di IVASS di tale limitazione, in uno spirito maggiormente conforme alla dichiarata finalità del legislatore di “favorire il superamento dell’attuale segmentazione del mercato assicurativo e accrescere il grado di libertà dei diversi operatori”.

“È stato un incontro tanto importante quanto atteso – commenta il Presidente di AIBA Luca Franzi de LucaAbbiamo avuto modo di affrontare i nodi chiave della regolamentazione sull’intermediazione assicurativa sui quali riteniamo indispensabile un dialogo, in spirito di piena collaborazione, tra istituzioni, associazioni di categoria e tutti gli operatori del settore, per cogliere gli effetti concreti sull’attività dei broker e sullo sviluppo del mercato e intervenire evitando possibili distorsioni. Da parte di IVASS abbiamo riscontrato una disponibilità e un’apertura concrete, che potranno portare a nuovi incontri nei prossimi mesi per affrontare le istanze di sburocratizzazione centrali per i broker e il tema cruciale della semplificazione dei contratti. Siamo perciò soddisfatti del momento di confronto aperto, assolutamente necessario per costruire politiche e regolamentazioni che rendano efficiente e sostenibile il mercato sia dal punto di vista dei vari operatori, sia da quello della tutela del cliente.”