IN GAZZETTA UFFICIALE LE DIRETTIVE COVIP PER LE NUOVE NORME SU GOVERNANCE & C
di Luisa Leone
Scatta il conto alla rovescia per la nuova governance dei fondi pensione. Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le direttive con cui la Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), lo scorso 29 luglio ha dettato le istruzioni per gli adeguamenti alla nuova normativa europea (direttiva 2341 del 2016). Si tratta dell’ultimo tassello necessario a far entrare nel vivo il nuovo regime, dopo l’emanazione del decreto di recepimento delle regole Ue, nel febbraio 2019 e le consultazioni pubbliche seguite. Le principali modifiche riguardano la governance, con un focus particolare sulla gestione dei rischi, prescrivendo la necessità di un sistema di controllo interno, ma anche dei costi: «Il sistema di governo dei fondi deve risultare proporzionato alla dimensione, natura, portata e complessità delle attività del fondo pensione, affinché la struttura non risulti indebitamente onerosa», si legge nel documento della Commissione presieduta da Mario Padula. Prevista poi l’istituzione di funzioni fondamentali (gestione dei rischi, revisione interna e attuariale dove previsto), che dovranno essere garantite in tutti i fondi, e la predisposizione di un Documento sul sistema di governo, (che per la prima volta dovrà essere redatto nel 2021, assieme al bilancio 2020) che dovrà contenere tutte le indicazioni utili sul tema. Sarà poi necessario mettere a punto anche un piano di emergenza, per definire i meccanismi e i processi interni volti alla gestione di eventuali criticità. Un’altra novità è che per i fondi pensioni aperti l’Organismo di sorveglianza viene sostituito da un Organismo di rappresentanza, qualora gli iscritti siano almeno 500, con compiti appunto non più di controllo ma di semplice rappresentanza. Prevista anche l’impossibilità di gestione da parte di un singolo responsabile e conseguentemente dell’accentramento di eccessivi poteri in un unico soggetto. Quanto alla politica di remunerazione, che andrà resa pubblica nelle sue linee essenziali, i veicoli dovranno adeguarsi alle disposizioni entro la fine del 2020. Infine, un’attenzione particolare è dedicata dalle direttive anche ai profili di sostenibilità, con l’inserimento dei fattori Esg (Enviromental, social, governance) nelle politiche d’investimento e nella valutazione dei rischi, e il connesso obbligo di dare informazione agli aderenti su come essi siano tenuti in considerazione nella gestione delle risorse del fondo. Diverse poi sono le norme circa gli obblighi di trasparenza, con un ruolo fondamentale per i siti web, che però saranno oggetto di un’apposita delibera della Commissione «di prossima adozione», si legge nel documento.

 

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