Il Covid-19 l’ha avuta vinta sul torneo di tennis di Roland Garros, ma questo non impedirà che il famoso torneo su terra battuta si svolga in autunno. Dopo diverse settimane di incertezze, il torneo di tennis degli Open di Francia, che attira ogni anno più di 500.000 spettatori, si terrà alla fine tra il 27 settembre e l’11 ottobre in condizioni sanitarie piuttosto particolari.

La Federazione Francese di Tennis (FFT), che all’inizio di luglio ha definito un protocollo sanitario per l’accoglienza dei visitatori, che consente un tasso di occupazione dello stadio compreso tra il 50 e il 60% della sua capacità abituale, ha trovato un assicuratore che copre contro un possibile rischio di annullamento. Secondo le informazioni raccolte da L’Ragus, Gras Savoye Willis Towers Watson, uno dei broker storici degli organizzatori del torneo, ha collocato quasi il 70% dei premi presso i Lloyd’s, il mercato assicurativo britannico, tramite Phenomen, un agente di assicurazione contro gli annullamenti che opera in Francia per conto dei Lloyd’s.

Il resto del contratto (30%) è suddiviso tra diversi assicuratori. Al termine della manifestazione, il contratto dovrà essere rinnovato, secondo la stessa struttura, per l’edizione 2021. L’impatto finanziario è significativo. Nel 2017 il torneo Roland Garros ha generato ricavi per 230,7 milioni di euro, di cui il 37% da diritti televisivi, il 27% da partnership, il 16% da biglietteria e il resto da derivati.

La polizza assicurativa stipulata da Roland-Garros è nota come polizza “tout sauf”, un contratto modello molto utilizzato nel settore degli eventi e dell’intrattenimento. Fornisce un risarcimento per le conseguenze finanziarie di una cancellazione in casi molto specifici: terrorismo, giubbotti gialli, infrastrutture, catastrofi naturali, ecc. D’altra parte, una cancellazione dell’evento per decisione amministrativa dovuta al contesto sanitario non sarebbe coperta, così come l’assenza di partecipazione di giocatori internazionali come Rafael Nadal, il secondo classificato mondiale nella classifica ATP, la cui presenza al torneo è ancora incerta.

Dalla fine di gennaio 2020, infatti, Covid-19 è entrato a far parte della lunga lista di esclusioni dalle polizze assicurative.

Il collocamento del Roland-Garros avviene in un momento in cui gli organizzatori di eventi, congressi e fiere incontrano difficoltà nel trovare assicuratori in Francia che siano disposti ad assumersi il rischio. Gli slittamenti e gli annullamenti di eventi programmati per il primo semestre dell’anno hanno portato ad un’approfondita revisione dei portafogli degli assicuratori al fine di valutarne le esposizioni e riscriverne le garanzie.

Da allora, gli assicuratori hanno attuato forti aumenti dei tassi e ridotto massicciamente la loro capacità di sottoscrizione in questo mercato. Questa chiusura ha portato molti organizzatori di eventi a rivolgersi ad assicuratori che hanno mantenuto il loro budget, spesso con sede al di fuori della Francia.

Altri tornei internazionali non potevano essere rinviati. È il caso dell’edizione 2020 del torneo di Wimbledon, che si gioca sull’erba e che avrebbe dovuto svolgersi dal 29 giugno al 12 luglio. Per fortuna, l’All England Club, l’organizzatore del torneo, aveva stipulato un’assicurazione contro gli annullamenti, che gli ha permesso di ottenere un risarcimento di quasi 130 milioni di euro (114 milioni di sterline).

Più recentemente, gli organizzatori dei Campionati Europei di Atletica Leggera, la cui edizione 2020 si sarebbe tenuta a Parigi dal 25 al 30 agosto 2020, hanno ricevuto, secondo le informazioni della rivista francese, quasi 9 milioni di euro dal loro assicuratore, i Lloyd’s, per coprire le conseguenze finanziarie dell’annullamento (biglietteria…). Il contratto assicurativo era stato stipulato ben prima della crisi sanitaria e quindi non prevedeva alcuna esclusione legata alla Covid-19.

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