Fitch Ratings ritiene che gli utili degli assicuratori (e riassicuratori) abbiano visto un notevole aumento nel ramo auto dato che il lockdown ha portato a una minore frequenza dei sinistri nella prima metà del 2020.

Secondo Fitch, ciò ha contribuito a compensare le maggiori perdite subite correlate alla pandemia COVID-19 in corso in diversi segmenti, che vanno dall’interruzione dell’attività alla responsabilità civile professionale e ai risarcimenti ai lavoratori.

Nonostante l’attuale impatto positivo, Fitch sostiene che esso non sia sostenibile e si aspetta sfide di profitto in futuro, poiché le pressioni normative e competitive stanno cercando di ostacolare qualsiasi aumento dei tassi. Ha anche osservato che la tempistica rimane incerta, che la frequenza dei sinistri si sposterà alla fine verso i livelli tradizionali e che la gravità delle perdite si sposta perennemente verso l’alto per l’assicurazione auto.

Le informazioni fornite da tre importanti sottoscrittori di auto personali (Allstate, GEICO e Progressive) indicano che la frequenza dei sinistri è diminuita di circa il 30% a metà anno 2020 per i danni fisici e le lesioni personali, mentre la gravità dei sinistri è aumentata di circa il 10% o più per questi rami.

I premi netti di questo gruppo sono diminuiti del 2% nel semestre rispetto all’anno precedente. I sottoscrittori hanno reagito a questa recente riduzione dell’esposizione al rischio offrendo restituzione dei premi, sconti sui prezzi di rinnovo e dividendi agli assicurati, aggiunge Fitch.

L’agenzia di rating stima che queste azioni abbiano raggiunto un totale di circa 12 miliardi di dollari fino ad oggi e che cresceranno ulteriormente nel corso dell’anno.

A fini contabili, la maggior parte di queste rettifiche di premio saranno riconosciute nei risultati futuri. Tuttavia, i sinistri beneficiano di riduzioni di frequenza significativamente superiori al valore di eventuali riduzioni dei premi. Le registrazioni delle tariffe regolamentari dei sottoscrittori lasciano ampiamente presagire ulteriori riduzioni dei premi nel breve termine, che porteranno a un ulteriore calo dei ricavi del settore auto.

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