Il giudice Thad Blakman, di una Corte dell’Oklahoma, ha dichiarato Johnson & Johnson colpevole di avere contribuito alla crisi degli oppioidi, imponendo una sanzione di 572 milioni di dollari (515 mln euro). Si tratta del primo verdetto in una serie di oltre 2 mila cause legali intentate contro il gruppo, che gli attribuiscono la responsabilità della diffusione dell’abuso di oppioidi negli Stati Uniti. Il giudice ha dato ragione al procuratore generale dell’Oklahoma e ha rifiutato le argomentazioni dell’azienda, che sostiene di avere commercializzato gli antidolorifici secondo la normativa.
Tra il 2007 e il 2017 in Oklahoma sono morte 4.653 persone per overdose accidentale da oppioidi soggetti a prescrizione medica. Johnson & Johnson intende fare appello. Il verdetto della Corte è stato comunque interpretato positivamente dal mercato, dal momento che la sanzione è nettamente inferiore ai 17 miliardi (15,3 mld euro) di danni richiesti dal procuratore generale e al di sotto della stima di un miliardo fatta da alcuni analisti.
A Wall Street il titolo della società guadagnava tre punti percentuali.
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