Il Gruppo Generali chiude il I semestre confermano le ottime performance in termini di redditività e il mantenimento di una solida posizione patrimoniale, coerentemente agli indirizzi strategici di Gruppo.

Il risultato operativo – spiega il gruppo in una nota – cresce del 7,6% a € 2.724 milioni (€ 2.532 milioni 1H18) grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business. I miglioramenti nel Vita e nel Danni derivano soprattutto dall’eccellente profittabilità tecnica, confermata dal combined ratio a 91,8% (-0,2 p.p.), e dal New Business Margin a 4,40% (-0,18 p.p).

L’incremento nel segmento Asset Management è dovuto alla crescita delle masse gestite e al consolidamento dei ricavi delle nuove boutique di asset management. Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività beneficia del risultato di Banca Generali e dei maggiori proventi dal private equity.

Il risultato non operativo, pari a € -588 milioni, riflette una flessione della performance finanziaria per minori realizzi, che riflettono la programmata politica di sostenere i rendimenti futuri dei propri investimenti. I minori realizzi sono stati solo in parte compensati dalle minori svalutazioni del periodo.

Positivo il risultato delle attività operative cessate, che accoglie il profitto di € 352 milioni derivante dalla cessione di Generali Leben, nonché il profitto di € 128 milioni derivante dalla dismissione delle attività belghe.

Generali

L’utile netto è pari a € 1.789 milioni (+34,6%), mentre l’utile netto normalizzato, che non comprende l’impatto delle citate plusvalenze derivanti dalle dismissioni, è in aumento del 6,4% a € 1.310 milioni. L’utile del segmento Asset Management è pari a € 133 milioni (+22%).

La raccolta netta Vita raggiunge € 7,4 miliardi (+29,5%) con andamenti positivi in quasi tutti i principali paesi di operatività del Gruppo. Le riserve tecniche salgono a € 358 miliardi (+4,3%).

I premi del segmento Vita, pari a € 24.321 milioni, crescono dello 0,9% per lo sviluppo dei prodotti puro rischio e malattia (+9,3%, grazie in particolare all’evoluzione in Germania, Cina e Austria CEE & Russia – ACEER).

I premi Danni aumentano a € 11.407 milioni (+3,9% a termini omogenei), grazie allo sviluppo in tutti i principali paesi di operatività. I premi complessivi del Gruppo ammontano a € 35,7 miliardi, in aumento dell’1,8% per effetto degli andamenti positivi in entrambi i segmenti di attività.

Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo registrano un incremento del 24,1% rispetto al 31 dicembre 20184 attestandosi a € 605,9 miliardi, grazie all’aumento di valore degli attivi conseguente all’andamento dei mercati, nonché allo sviluppo degli Asset Under Management di parti terze. Questi ultimi crescono a oltre € 154,2 miliardi grazie soprattutto all’integrazione delle nuove boutique, nonché per il contributo degli asset di alcune società cedute nel corso dell’anno, precedentemente detenuti dal Gruppo e rimasti in gestione a seguito degli accordi di cessione.

Il patrimonio netto di Gruppo cresce a € 27.059 milioni rispetto a € 23.601 milioni al 31 dicembre 2018. La crescita è quasi interamente ascrivibile all’aumento della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita derivante principalmente dall’andamento dei titoli obbligazionari.

Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio è pari a 209% (217% FY 2018; -8 p.p.) e si mantiene stabile al netto dell’impatto dei cambiamenti regolamentari registrati nel corso del primo trimestre (-7 p.p.) e di model changes minori sul SCR (- 1 p.p.) del secondo trimestre.

Nonostante le rinnovate pressioni dovute all’andamento dei tassi, il Gruppo conferma gli obiettivi del prossimo triennio, che prevedono una crescita degli utili per azione tra il 6% e l’8%, un RoE medio superiore all’11,5% e un obiettivo di pay-out ratio tra il 55% e il 65%.

Il gruppo ha anche avviato un aumentato il capitale sociale di Assicurazioni Generali a € 1.569.773.403 in attuazione dello speciale piano azionario destinato all’Amministratore Delegato/Group CEO relativo al mandato 2016-2018, approvato dall’Assemblea degli Azionisti nel 2017. Le azioni del valore nominale di € 1,00 cadauna, inclusive delle azioni aggiuntive a titolo di dividend equivalent, saranno soggette ad un periodo di minimum holding già previsto dal regolamento del piano.