Sembrava tutto risolto il caso del furto di dati in seguito all’attacco hacker che nel 2017 aveva colpito 147 milioni di clienti di Equifax. L’agenzia di valutazione del credito ha infatti accettato di patteggiare una multa fino a 275 milioni di dollari (più altri 425 milioni per un fondo di indennizzo delle vittime) con la Federal Trade Commission, l’authority preposta alla protezione dei consumatori negli Stati Uniti. Secondo i termini dell’accordo, pubblicato il 26 luglio, le vittime possono scegliere fra due opzioni: ottenere gratuitamente per dieci anni il servizio (normalmente a pagamento) di monitoraggio del credito o avere accesso a un risarcimento di 125 dollari in contanti. Il 31 luglio arriva un colpo di scena: la Federal Trade Commission è costretta a «esortare i consumatori coinvolti a iscriversi al servizio di sorveglianza del credito gratuito». Infatti, «a causa del vivo interesse che suscita il pagamento in contanti, i consumatori che scelgono questa opzione rischiano di ritrovarsi con meno dei 125 dollari» pattuiti. Al momento della pubblicazione dell’accordo era stata omessa un’informazione fondamentale e cioè che il plafond della somma allocata per i risarcimenti era stato fissato a 31 milioni di dollari. La somma è già stata ampiamente superata e i consumatori che avevano optato per il risarcimento in contanti ora non hanno altra scelta che cambiare idea o dire addio all’indennizzo.
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