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  • Carige, il futuro passa dall’m&a

    Il futuro dell’istituto ligure si deciderà giovedì 20 settembre, quando è stata convocata l’assemblea straordinaria per il rinnovo del consiglio d’amministrazione decaduto nelle scorse settimane in seguito a frizioni insanabili tra il top management, a partire dall’amministratore delegato Paolo Fiorentino, e l’azionista di riferimento, ovvero la famiglia Malacalza (24%). E, come rivelato ieri nell’intervista rilasciata a MF-Milano Finanza da Mincione, la questione intorno a cui tutto ruota è il futuro di Carige . Del tutto opposta la strategia di Mincione e Volpi, convinti che, come ha dichiarato il banchiere a MF-Milano Finanza, in un contesto di mercato come l’attuale un’alleanza strategica con un’altra banca è fondamentale.

  • Generali, Citylife ancora in rosso

    La società che sviluppa il progetto immobiliare milanese perde altri 10,8 milioni. Considerando i bilanci precedenti, il passivo totale ha raggiunto quota 160 milioni. Ma ormai risulta occupato il 90% degli appartamenti realizzati e a fine 2018 si dovrebbe vedere il primo utile


  • Giurisprudenza casa: cosa può stabilire il giudice

    Esulano dall’ambito del sindacato giudiziale sulle deliberazioni condominiali le censure inerenti la vantaggiosità della scelta operata dall’assemblea sui costi da sostenere nella gestione delle spese relative alle cose e ai servizi comuni» (quali, nella specie, l’erogazione del compenso all’amministratore, la stipulazione di un contratto di assicurazione, la predisposizione di un fondo cassa per le spese legali). È quanto ha deciso la Cassazione con sentenza 17/8/17 n. 20135.


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  • Pensioni d’oro, no della Lega “Tagli iniqui e arbitrari”

    Il ricalcolo contributivo delle pensioni d’oro sopra i 4 mila euro netti al mese, 80 mila euro lordi all’anno, contenuto del progetto di legge depositato alla Camera il 6 agosto scorso dai capigruppo di Lega e Cinque Stelle Molinari- D’Uva, viene bocciato da uno studio che Repubblica è in grado di anticipare. Anziché procedere con un taglio secco e permanente – « assolutamente non è un ricalcolo», come invece ripete il ministro Luigi Di Maio, ma una decurtazione in base all’età di uscita confrontata con una età fittizia più alta, ora ridete rminata in modo retroattivo – che penalizzerebbe soprattutto le pensioni di anzianità di chi ha lavorato per 40 anni e oltre, i lavoratori precoci, le donne che fino al 2011 dovevano uscire per legge 5 anni prima degli uomini. Il documento di Brambilla riporta il riferimento all’audizione in commissione Lavoro della Camera del 15 marzo 2016 in cui Inps dichiarava l’impossibilità di procedere per assenza o carenza dei dati, a proposito del ricalcolo contributivo delle pensioni sopra i 5 mila euro lordi proposto da Giorgia Meloni.


  • La cybersecurity incrocia il regolamento sulla privacy

    Mentre migliaia di organizzazioni sono ancora alle prese con l’adeguamento al regolamento Ue 2016/679 in materia di protezione dei dati, per molte di esse si avvicina il momento di affrontare la direttiva 2016/1148 in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, recepita in Italia con il decreto legislativo 65/2018 entrato in vigore il 24 giugno.
    La definizione puntuale dei soggetti a cui la norma sarà applicabile avverrà entro il 9 novembre quando i ministeri interessati (Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico, Salute, Economia e Ambiente) dovranno provvedere all’identificazione puntuale.


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