di Giacomo Berbenni

Ritorno all’utile, ripresa dell’attività commerciale, miglioramento della qualità del credito e riduzione degli npl: così può essere sintetizzato il primo semestre 2018 del Montepaschi, dopo un lungo periodo di turbolenze. La banca guidata dall’amministratore delegato Marco Morelli ha messo a segno un utile netto di 289 milioni di euro, a fronte della perdita di 3,243 miliardi accusata nello stesso periodo del 2017.
I ricavi complessivi sono ammontati a 1,709 miliardi (-7,8%), il margine di interesse a 870 milioni (-3,7%), le commissioni nette a 810 mln (-5,6%). Il risultato operativo netto è stato positivo per circa 308 milioni, a fronte di un valore negativo pari a 4,045 miliardi di dodici mesi prima.
La raccolta totale è salita dell’1,1% a 195,9 miliardi, spinta da quella indiretta. Il risparmio gestito è stato pari a 58,1 mld e i crediti verso la clientela a 87 mld. Gli impieghi sono aumentati di 1,4 mld grazie alla crescita delle nuove erogazioni di mutui, mentre i conti correnti e i depositi a scadenza sono migliorati di 4,1 mld dallo scorso dicembre. Morelli ha detto che la banca si sta muovendo nella giusta direzione e che sarà in grado di rispettare gli obiettivi di requisiti patrimoniali.

L’esposizione dei crediti deteriorati lordi è risultata pari a 19,8 miliardi, in flessione sia rispetto a fine 2017 (-23,1 mld) sia al primo trimestre (-22,8 mld). L’esposizione netta si è attestata a 8,7 miliardi, in discesa rispettivamente di 6,1 e 4,6 mld. La copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 56%. Il Cet 1 era al 13% dal 14,8% di fine 2017. Mps continuerà il percorso di riduzione degli npl, dopo il completamento della cartolarizzazione da 24,1 miliardi di euro. È in corso la vendita fino a 3,7 miliardi di sofferenze leasing e small ticket: l’operazione dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno.
«Il trend positivo del primo trimestre si è confermato nel secondo», ha affermato Morelli, precisando che, oltre al drastico taglio derivante dalla maxi cartolarizzazione, si sono verificati spostamenti verso crediti in bonis per circa 228 milioni. «Gli indicatori di rischio fondamentali sono positivi, la copertura è ben superiore a quella dei nostri concorrenti italiani e le sofferenze sono giovani». L’obiettivo è anticipare i target sugli npl al 2021, considerata la velocità di cessione delle sofferenze. A Piazza Affari è stata una giornata di passione per il titolo della banca senese. Nella prima mattinata le azioni sono state sospese dalle negoziazioni dopo un calo di otto punti percentuali. Poi il parziale recupero, fino alla chiusura che ha registrato un calo dell’1,74% a 2,43 euro. «L’allargamento dello spread penalizza i titoli bancari», ha commentato un esperto londinese. «Inoltre, per quanto concerne Montepaschi, vi sono anche alcuni hedge fund che stanno cercando di forzare un po’ le posizioni per spingere giù il titolo. Buoni peraltro i conti, ma sfortunatamente il titolo è illiquido».
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