di Valerio Testi

Crescita robusta per la redditività di Anima nel primo semestre dell’anno, che beneficiano dell’acquisizione di Aletti Gestielle portata a termine nel frattempo. I conti approvati dal cda mostrano commissioni nette di gestione a 139,7 milioni (+35% rispetto ai 103,6 dell’analogo periodo 2017). Nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 18 milioni (da 3,7 milioni). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 169,5 milioni, in aumento del 42%). I costi operativi ordinari sono stati pari a 43,7 milioni (da 33,4 milioni). Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi si è attestato al 28,8% (escludendo dai ricavi netti le commissioni di incentivo).

L’utile ante imposte ha raggiunto 97,7 milioni (in aumento del 34%), mentre l’utile netto si è attestato a 70,1 milioni (+38%). L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi e ricavi straordinari e degli ammortamenti di intangibili a vita definita relativi alla «purchase price allocation») è stato 86,5 milioni nel periodo (+44%). L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno risulta pari a 181,1 milioni, in diminuzione rispetto ai 276 milioni di fine esercizio 2017. «I risultati del primo semestre confermano la nostra elevata focalizzazione su generazione di cassa e redditività», dice Marco Carreri, ad di Anima , «pur in un contesto di elevata volatilità e accresciuta incertezza del quadro macro-economico che hanno, negli ultimi mesi, condizionato le dinamiche commerciali nostre come del resto dell’industria. Guardando al secondo semestre siamo fiduciosi di poter continuare nel percorso di crescita organica e ci aspettiamo dati di raccolta netta positivi ed in miglioramento rispetto al primo semestre anche alla luce degli accordi stipulati negli ultimi mesi e, quindi, non ancora a pieno regime». (riproduzione riservata)

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