Il Gruppo Generali ha archiviato il I semestre con un risultato operativo in crescita del 4,1% a € 2.588 milioni (€ 2.487 mln 1H16), riflettendo lo sviluppo del segmento Danni, il cui combined ratio si attesta a 92,9%, e soprattutto quello del segmento Holding e altre attività, grazie in particolare all’ottima performance di Banca Generali, al contenimento dei costi operativi di holding (-3%) e ai significativi maggiori proventi da private equity e dal settore immobiliare, registrati nel secondo trimestre dell’anno.

I premi complessivi del Gruppo raggiungono i € 36,6 miliardi, in lieve calo (-0,8%) rispetto allo scorso anno. Il risultato non operativo risulta in miglioramento a € -577 milioni, riflettendo migliori performance finanziarie, minori interessi sul debito finanziario e minori costi di ristrutturazione. I suddetti positivi andamenti economici, parzialmente compensati dal maggior peso della fiscalità, che passa dal 31,6% al 32,5%, si riflettono nel risultato del periodo di pertinenza del Gruppo pari a € 1.221 milioni, in aumento (+3,7%) rispetto ai € 1.178 milioni del semestre 2016

In lieve calo il margine tecnico del segmento Vita al netto delle spese di gestione assicurativa, a causa da un lato del contesto di bassi tassi di interesse, e dall’altro, si legge in una nota del gruppo – dei maggiori profitti da realizzo registrati nel periodo per cogliere le opportunità dei mercati finanziari.

L’operating RoE annualizzato è pari al 13,6%, in linea con l’obiettivo del piano.

In termini di volumi, la raccolta netta vita di Gruppo cala del 23% a oltre € 5,7 miliardi. Il calo  riflette sia la politica di sottoscrizione maggiormente selettiva nei prodotti risparmio e di ribilanciamento verso prodotti che presentano migliori caratteristiche in termini di ritorno rispetto al rischio, sia l’aumento dei riscatti osservato in Italia, Francia e Irlanda.

Con riferimento ai premi emessi Vita, pari a € 25,3 miliardi (-1,8%) a seguito dell’esecuzione degli obiettivi strategici sopra indicati, l’emissione di prodotti risparmio flette del 15,5%, mentre si osserva un notevole aumento dei prodotti unit linked (+30%) in particolare in Italia e Francia, accompagnato da un’apprezzabile crescita delle polizze puro rischio e malattia (+5,4%).

La nuova produzione in termini di PVNBP (valore attuale dei premi della nuova produzione) si attesta a € 22.941 milioni (-1,6%). La produzione del business di risparmio evidenzia un rallentamento (-22,6%), compensato dall’aumento del business unit linked (+44,3%) e del business di rischio (+8,2%). Nonostante la leggera riduzione del PVNBP, il valore della nuova produzione (NBV) segna un deciso miglioramento (+51,8%), attestandosi a € 942 milioni (€ 627 milioni 1H16).

Prosegue invece la crescita osservata nel primo trimestre dei premi emessi Danni, che aumentano a € 11,3 miliardi (+1,5%), per effetto della crescita del ramo Auto (+3,7%), concentrata in particolare in Germania, Paesi dell’Europa Centro orientale e in America. Positivo anche l’andamento del settore Non Auto (+0,8%).

Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 23.705 milioni, in calo del 3,4% rispetto a € 24.545 milioni al 31 dicembre 2016. La variazione è ascrivibile al risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, pari a € 1.221 milioni, più che compensato dall’erogazione del dividendo per complessivi € 1.249 milioni e dalla riduzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per € 713 milioni.

Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio è risultato pari a 188% (178% FY 2016 4 ; +10 p.p.). L’aumento è dovuto alla generazione normalizzata di capitale, al netto del dividendo di competenza, e all’andamento positivo dei mercati finanziari. L’Economic Solvency Ratio, che rappresenta la visione economica del capitale ed è calcolato applicando il modello interno all’intero perimetro del Gruppo, si è posizionato al 207% (194% FY16; +13 p.p.).

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha così commentato i risultati: “I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro business e l’efficace esecuzione della trasformazione industriale di Generali. Il Combined Ratio a 92,9% ed il New Business Value in aumento del 52% con margine al 4,11% continuano a confermarsi a livelli di eccellenza. L’incremento dei premi Danni ed una solida raccolta netta Vita, sempre di maggiore qualità, sono la diretta conseguenza di un approccio alla crescita deciso e disciplinato. L’eccellente attuazione del piano ha consentito di raggiungere gli ottimi risultati di oggi con un aumento del 3,7% dell’utile netto, un RoE operativo significativamente superiore al target e un incremento dei prodotti a basso assorbimento di capitale. Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi finanziari grazie alla determinazione, al focus e all’impegno dedicati alla realizzazione del piano strategico che mira a rendere Generali ‘simpler & smarter’.”

Nei prossimi mesi, nel segmento Vita il Gruppo continuerà a favorire l’offerta di polizze meno sensibili al livello dei tassi di interesse e con minore assorbimento di capitale. Nel segmento Danni, proseguirà il focus sulla redditività tecnica per sostenere la performance complessiva in uno scenario di minori redditi finanziari.

Il gruppo continuerà la sua strategia di ottimizzazione della presenza internazionale, con le operazioni di cessione (il group Ceo Philippe Donnet ha detto nella conference call che dalle dismissioni di attivitá non core previste nell’ambito del Piano strategico l’obiettivo è di incamerare “almeno un miliardo di euro”) e di razionalizzazione della macchina operativa tramite la gestione delle spese operative. Il gruppo conferma quindi gli obiettivi prefissati nel piano strategico.