Nel mese di giugno la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,9 mld (l’ammontare più basso da inizio anno), in
diminuzione del 6,9% rispetto allo stesso mese del 2015.

Lo rivela la pubblicazione mensile statistica dell’Ania, Ania Trends.

La percentuale di riduzione è stata comunque inferiore a quanto registrato nel trimestre precedente. Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 47,9 mld, il 10,1% in meno rispetto al primo semestre del 2015.
Il 40% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 37% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2015 e che il 42% delle imprese (per una quota premi pari al 38%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese
italiane ed extra-U.E. (-10,1%).

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 2,0 mld, in forte aumento rispetto a quanto raccolto nel mese di giugno 2015 (+52,3%), i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,9 mld (+2,1% rispetto allo stesso mese del 2015), mentre nel I semestre dell’anno hanno raggiunto € 57,4 mld, il 9,9% in meno rispetto all’analogo periodo del 2015.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di giugno i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,8 mld (circa il 70% dell’intera nuova produzione vita), in aumento del 4,2% rispetto allo stesso mese del 2015, pur trattandosi della raccolta mensile più bassa da inizio anno; si osserva dunque, per il quarto mese consecutivo, una progressiva contrazione di nuovi premi per le polizze di ramo I. Nel I semestre dell’anno la nuova produzione di ramo I ha raggiunto un volume pari a € 36,2 mld, con una crescita del 6,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Nel mese di giugno le nuove polizze di ramo V sono state pari a € 225 mln (il 3% ell’intera nuova produzione), l’ammontare più alto da inizio anno, registrando, per il secondo mese consecutivo, una crescita (+20,5%) rispetto allo stesso mese del 2015; da inizio anno risultano invece ancora in contrazione del 33,1% rispetto al I semestre del 2015, per un volume premi di € 1,0 mld.
La restante quota della nuova produzione vita (il 27%) ha riguardato quasi del tutto il ramo III (esclusivamente nella forma unit-linked) che nel mese di giugno, con una raccolta di nuovi premi pari a € 1,9 mld, registra ancora un ammontare in diminuzione
(-28,5%) rispetto allo stesso mese del 2015; da gennaio il volume di nuovi affari è stato pari a € 10,6 mld, in calo del 40,0% rispetto all’analogo periodo del 2015.

I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 91 mln, sono risultati ancora in aumento rispetto a giugno 2015, raggiungendo nel I semestre dell’anno un importo pari a € 578 mln, il 18,8% in più rispetto all’analogo periodo
dell’anno precedente.
Nel mese di giugno i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a € 62 mln, l’importo più alto da inizio anno, registrando ancora un significativo incremento rispetto all’analogo mese del 2015. Da gennaio tali polizze hanno raggiunto un
ammontare di € 333 mln, il 45,9% in più rispetto al I semestre dell’anno precedente; il 27% di questo ammontare, per un importo pari a € 91 mln, è costituito da coperture commercializzate in modalità stand-alone (non connesse a mutui o credito al consumo), in aumento del 25,0% rispetto a quanto raccolto nell’analogo periodo del 2015.
Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,1 mln, pressoché costante rispetto al I semestre del 2015.

Ancora con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., da inizio anno la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi e a quasi il 60% in termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 36.000 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 2.550 e € 4.900.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi raccolto nel I semestre passerebbe da -10,1% a un risultato pressoché costante (+0,1%).
Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’87% dei nuovi premi emessi. La ripartizione dei premi per canale e per tipologia di premio evidenzia anche come le suddette reti abbiano collocato quasi esclusivamente premi unici mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di premi periodici. Calcolando i premi mediante la misura APE sopra descritta, lo scostamento della quota raccolta nel I semestre dell’anno dalle diverse reti si riduce: la quota riconducibile alle reti bancarie, postali e finanziarie passa dall’87% all’82% mentre quella afferente alle reti agenziali sale dal 13% al 17%.