Azimut H. ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 68 mln euro, in calo rispetto ai 180 mln registrati nello stesso periodo del 2015.

I ricavi consolidati, spiega una nota, sono di 313 mln (415 mln in 2015), la Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine giugno 2016 risultava positiva per 194 milioni (era di 336,3 milioni a fine dicembre 2015 e 339,6 milioni a fine giugno 2015). Il totale delle masse gestite a fine giugno 2016 raggiunge i 32,6 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 39,1 miliardi. La raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno è stata di circa 3,4 miliardi, anche grazie al consolidamento delle masse di alcune Jv estere che hanno contribuito per circa 1,3 miliardi, portando così il peso delle masse fuori dall’Italia a raggiungere il 15% sul totale. Positiva l’attività di reclutamento di consulenti finanziari e private banker: nel primo semestre 2016 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 75 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine giugno a 1615 unità.

Sergio Albarelli sarà il nuovo a.d. di Azimut Holding.

“Concludiamo un semestre in miglioramento rispetto al trimestre precedente nonostante un contesto che permane molto complesso e volatile. Stiamo investendo in risorse umane e tecnologiche, oltreché predisponendo una piattaforma di prodotti e servizi che non avrà eguali”, ha commentato il presidente Pietro Giuliani. “Crediamo che nei momenti di difficoltà non si debba lesinare sugli investimenti di lungo periodo che ci permetteranno di continuare a soddisfare le esigenze dei clienti e degli azionisti. Forti anche dei segnali registrati nella raccolta di luglio, che supererà 900 milioni di euro, siamo convinti di essere nella giusta direzione per avvicinarci ulteriormente agli obiettivi del piano industriale. L’arrivo di Sergio Albarelli nel ruolo di a.d. di Azimut Holding rafforzerà la nostra squadra manageriale di vertice, arricchendola di ulteriori competenze ed esperienze”.

Azimut e i soci di minoranza di Augustum Opus Sim hanno avviato le trattative per l’acquisto da parte di Azimut del restante 49% in mano ai soci di minoranza che, laddove l’operazione si concretizzasse, continuerebbero a collaborare attivamente per gestire il business della società. L’esecuzione sarebbe comunque subordinata al completamento del progetto di riorganizzazione del Gruppo Azimut volto all’esclusione dalla Crdiv, e comporterebbe una fusione della società in Azimut Capital Management Sgr.