Semestre di transizione per Axa che, dopo aver presentato il nuovo piano strategico, ha registrato nel primo semestre unutile netto di 3,31 miliardi di euro (3,6 mld usd), in aumento del 4% rispetto ai 3,08 miliardi riportati nel pari periodo dello scorso esercizio. Il dato ha deluso tuttavia le attese degli analisti.

La crescita dell’utile si spiega grazie alla cessione di due immobili a New York, che va a compensare l’impatto delle cessioni vita e previdenza in UK e le operazioni in Portogallo.

I ricavi sono scesi dello 0,5% a 54,04 miliardi di euro, dai 54,04 del primo semestre 2015. Il risultato operativo  è stabile a 3,063 mld.

Il risultato operativo migliora del 4% a 1,9 mld € nel vita-previdenza per un fatturato in calo del 2% a 31 mld €. «Nel comparto vita, risparmio, previdenza ci siamo concentrati su una strategia di crescita redditizia, che si è tradotta in una maggiore vendita nella previdenza e malattia e nei prodotti di risparmio poco consumatori di capitale», ha sottolineato il futuro ceo del gruppo Thomas Buberl.

Nei danni, il risultato operativo è in calo del 6%, a causa dei costi delle catastrofi naturali che hanno colpito il periodo, mentre il fatturato è in crescita del 4% a 18,6 mld €, grazie agli incrementi tariffari. I danni da catastrofe hanno portato il combined ratio al 96%, in peggioramento di 0,9 punti.

Il ROE si è stabilito al 14,6%, in calo di 1,4 punti mentre il Solvency II ratio è sceso al 197%, dal 205% del primo semestre 2015.