Le questioni relative alla sicurezza informatica che hanno portato la compagnia Fiat Chrysler Automobiles NV a richiamare un milione e quattrocento mila veicoli questo mese potrebbe rappresentare un problema anche per le automobili e gli autocarri appartenenti ad altre case automobilistiche, ha affermato la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), la principale agenzia di regolamentazione della sicurezza stradale negli Stati Uniti.

Il direttore, Mark Rosekind, ha affermato che la propria agenzia di sorveglianza sta cercando di determinare quante case automobilistiche abbiano ricevuto le radio dalla stessa compagnia che ha rifornito Fiat Chrysler.

“Il fornitore non ha solo distribuito radio a Chrysler ma anche a molti altri brand,” ha riferito ai reporter Rosekind. “Molto del lavoro che dobbiamo svolgere ora è cercare di capire quanto estesa potrebbe essere la vulnerabilità.”

Rosekind non ha svelato l’identità del produttore di radio.

Charlie Miller, uno dei due esperti in pirateria informatica che ha scoperto il problema, ha riferito a Reuters che il tipo di radio in questione dispone di un sistema Uconnect, prodotto da Harman International Industries Inc.

Gli esponenti di Harman non hanno rilasciato dichiarazioni.

Il fatto che più case automobilistiche potrebbero essere coinvolte aumenta la possibilità di ulteriori richiami da parte dei produttori per problemi relativi alla vulnerabilità ad attacchi da parte di hacker, una questione che ha attirato l’attenzione di agenzie di regolamentazione, legislatori e del pubblico.

Un ricercatore ha avvertito che gli hacker potrebbero sfruttare un fallo nella sicurezza in un’applicazione di General Motors Co. disponibile per i dispositivi mobili: Onstar, un sistema di interazione con il veicolo.

Di conseguenza, per prima cosa Fiat Chrysler ha annunciato la scorsa settimana il ritiro dal mercato di 1 milione e 400 mila veicoli dagli Stati Uniti al fine di installare software in grado di prevenire un potenziale attacco hacker, che potrebbe far assumere ai pirati informatici il controllo remoto del motore, dello sterzo e di altri sistemi del veicolo.

L’annuncio della FCA US LLC, ex Chrysler Group LLC, segue la circolazione di voci riguardo al fatto che i ricercatori di sicurezza informatica siano riusciti, tramite l’utilizzo di una connessione wireless, a spegnere il motore di una Jeep Cherokee mentre era in funzione, alimentando le preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei veicoli abilitati ad Internet. I ricercatori hanno usato i sistemi telematici di Fiat Chrysler per assumere il controllo della Cherokee di un volontario che stava guidando in autostrada e hanno dato comandi al motore, allo sterzo e ai freni.

“Si tratta di un problema concreto. Tutti parlano di “sicurezza cibernetica” ma è arrivato il momento di agire,” ha affermato Rosekind. “L’intero settore deve affrontare in modo proattivo queste questioni.”

La National Highway Traffic Safety Admnistration si è già messa in contatto con i ricercatori che hanno condotto l’esperimento sulla Jeep Cherokee e spera di capirne di più, non solo del loro lavoro ma anche per stabilire quanto seria sia stata la reazione del settore automobilistico, “non solo nei confronti della pirateria informatica ma anche per vedere se i problemi che ha dovuto affrontare siano stati riconosciuti o no e cosa sta programmando in risposta. E dobbiamo continuare in questa direzione,” ha affermato Rosekind.

Ha affermato, inoltre, che la NHTSA sta anche raccogliendo informazioni riguardo alle potenziali problematiche riguardanti l’applicazione di General Motors, OnStar, ma non ha ancora aperto un’indagine ufficiale.

Fonte: Insurance Journal