di Beatrice Migliorini 

 

Compagnie di assicurazione alle strette. Arrivano multe fino a 15 mila euro in caso di rifiuto o elusione degli obblighi di contrarre o di rinnovare la polizza. Non solo. Sanzioni fino a 40 mila euro per quelle compagnie che non applicheranno gli sconti obbligatori. E, a proposito di sconti, le imprese di assicurazione dovranno applicare uno sconto significativo a chi contragga più polizze assicurative di veicoli in suo possesso e, per ciascun veicolo, sottoscriva una clausola di guida esclusiva. Queste alcune delle modifiche apportate agli art. da 2 a 15 del ddl concorrenza, al vaglio delle commissioni finanze e attività produttive della camera, nel corso delle votazioni degli emendamenti che si sono svolte nelle ultime 48 ore (si veda altro articolo in pagina). Calendario alla mano i lavori al testo al testo riprenderanno domani nel tardo pomeriggio e andranno avanti tutta la settimana. L’obiettivo, infatti, è quello di concludere l’iter del testo presso le commissioni entro il 7 agosto per poi affrontare l’Aula al rientro dalle vacanze estive.

Assicurazioni. Le compagnie di assicurazione finiscono con le spalle al muro. Non solo saranno tenute ad installare a loro spese la scatola nera sulle vetture ma non potranno sfuggire in alcun modo all’applicazione degli sconti ai contraenti. E questi sconti non potranno essere discrezionali ma il loro valore minimo sarà stabilito in una percentuale fissata dall’Ivass sulla base del prezzo della polizza. Percentuale che sarà tanto maggiore per gli automobilisti virtuosi tanto più sarà elevato il tasso di rischiosità della regione. Addio, inoltre, all’obbligo di far riparare la macchina dal carrozziere convenzionato con la compagnia di assicurazione per ottenere gli sconti. Modifica che, in prima battuta, ha trovato il positivo accoglimento da parte del di Franco Mingozzi, presidente di Cna autoriparazioni. «Le modifiche approvate hanno accolto le nostre istanze e di questo non possiamo che essere soddisfatti», ha sottolineato Mingozzi, «ora ci aspettiamo che l’Aula prima e il senato, poi, confermino le modifiche approvate soprattutto in tema di libertà di scelta dell’automobilista della carrozzeria di fiducia». Posizione, però, non condivisa dal presidente dell’Associazione nazionale imprese assicuratrici, Aldo Minucci, secondo cui: «Prevedere che l’Ivass definisca gli sconti è in aperta violazione della libertà di iniziativa economica, garantita dalla Costituzione e delle norme comunitarie in vigore». Tra le modifiche apportate, poi, anche il fatto che non sarà più necessaria la contestazione immediata per chi viola l’obbligo di assicurazione dei veicoli per la responsabilità civile verso terzi. Basterà, infatti, la prova fotografica di telecamere o tutor. Non sarà, inoltre, necessaria la presenza di organi di polizia stradale qualora l’accertamento avvenga mediante dispositivi o apparecchi omologati e sotto il controllo della polizia stradale. Via libera, inoltre alla nuova versione della disposizione che rende più facili i risarcimenti per le lesioni lievi che vengono accertate visivamente. Infine, entro 120 giorni da quando il ddl concorrenza diventerà legge da Mise, ministero del lavoro, della salute e della giustizia dovrà arrivare un decreto che predisporrà la tabella unica dei risarcimenti per danni di non lieve entità, non patrimoniali riferiti a incidenti stradali. Parametro di riferimento le tabelle del tribunale di Milano.

Fondi pensione. Nel corso dei lavori, poi, è saltato l’art. 15 del ddl che introduceva la portabilità dei fondi pensione. Al suo posto, infatti, è stata approvata una norma interamente sostitutiva che rinvia l’esigenza di aumentare l’efficienza delle forme pensionistiche complementari collettive ad un tavolo di consultazione tra ministeri e parti sociali. «L’obiettivo», ha spiegato Marco Causi (Pd), firmatario dell’emendamento, «è quello di riorganizzare i fondi pensione in linea con quanto indicato dalla Covip, cioè andando ad aumentare la dimensione media dei fondi stessi anche attraverso aggregazioni per migliorare la gestione ma anche il profilo di rischio a tutela delle pensioni future».