Exor, già maggior azionista di PartnerRe, ha firmato l’accordo definitivo per acquisire tutte le azioni ordinarie del gruppo americano al prezzo di 137,50 dollari per azione in contanti, più un dividendo speciale di 3 dollari per azione, per un controvalore di 140,50 dollari per azione, pari a una valorizzazione di PartnerRe di circa 6,9 miliardi di dollari.

L’accordo definitivo fa seguito alla decisione di PartnerRe e Axis capital holdings di risolvere l’accordo di fusione e cancellare l’assemblea straordinaria PartnerRe del 7 agosto. Gli azionisti privilegiati PartnerRe riceveranno i miglioramenti annunciati il 20 luglio.

«L’accordo», ha commentato John Elkann, presidente e a.d. di Exor, «è molto positivo per PartnerRe ed Exor. Grazie al nostro impegno di azionisti stabili, PartnerRe continuerà a svilupparsi come primaria società di riassicurazione indipendente e globale. Exor lavorerà ora con il cda e il management di PartnerRe per garantire il successo dei prossimi passi». L’accordo prevede un periodo di «go shop», durante il quale il cda di PartnerRe avrà il diritto di sollecitare e valutare eventuali offerte concorrenti all’operazione Exor, avviando negoziazioni in merito a proposte ricevute prima del 14 settembre 2015. L’operazione richiede l’approvazione degli azionisti di PartnerRe riuniti in assemblea straordinaria che verrà convocata non appena possibile. Il perfezionamento dell’operazione è atteso non oltre il primo trimestre del 2016. Il risultato di ieri arriva dopo mesi di botta e risposta tra la holding della famiglia Agnelli e la compagnia di riassicurazione americana. Tutto ha avuto inizio ad aprile, quando Exor ha deciso di lanciare la sua offerta per acquisire il 100% di PartnerRe a un prezzo di 130 usd/azione per 6,4 mld. L’offerta però fu respinta da PartnerRe, che confermò l’accordo siglato con Axis capital holdings.

Ieri il titolo Exor ha chiuso in rialzo dell’1,18% a 46,40 euro.

© Riproduzione riservata