L’ipo di Poste Italiane non avrà un immediato impatto sul rating (Baa2 con outlook stabile) assegnato da Moody’s al gruppo. È quanto ha fatto sapere la stessa agenzia internazionale di rating ieri in una nota. Moody’s ritiene infatti che la privatizzazione non cambi in modo significativo la volontà del governo italiano di fornire sostegno straordinario alla società.

Il giudizio è stato rilasciato utilizzando la metodologia Gri (Government-Related Issuer) poiché Poste Italiane è attualmente controllata al 100% dal Tesoro. Il supporto dell’esecutivo, secondo Moody’s, rimarrà «forte» anche successivamente alla cessione sul mercato di un massimo del 40% della società. A questo proposito, nei giorni scorsi Poste ha presentato a Consob la bozza del prospetto informativo per l’ipo. Se tutto filerà liscio, l’offerta pubblica di vendita dovrebbe prendere il via intorno a metà ottobre, mentre l’avvio delle negoziazioni del titolo Poste a Piazza Affari è atteso tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.