Le case d’affari ora fiutano una remunerazione dei soci più generosa rispetto ai 2 miliardi di euro previsti per il 2015 e così rivedono al rialzo il target price sul titolo della banca guidata da Messina

di Paola Longo MF-DowJones

Incrementi di target price in serie per Intesa Sanpaolo dopo i conti trimestrali oltre le attese resi noti venerdì scorso. Numerose le case d’affari che ieri hanno aggiornato stime e valutazioni sul titolo (che ieri in borsa ha guadagnato lo 0,8% a 3,53 euro), tra cui Citigroup, Exane Bnp Paribas, Equita Sim, Kepler Cheuvreux,Mediobanca Securities.

Citigroup ha alzato il prezzo obiettivo sull’azione da 3,55 a 4 euro, confermando la raccomandazione buy. «Intesa Sanpaolo ha registrato ancora una volta risultati solidi, seguiti da una conference positiva», hanno commentato gli analisti. «I temi chiave continuano a emergere: ripresa del business italiano, esposizione all’asset management in miglioramento e alto ritorno del capitale.

Vediamo inoltre ulteriore spazio di crescita del titolo legato sia a potenziali incrementi delle stime di consenso, grazie a migliori commissioni e minori accantonamenti, sia una possibile maggior distribuzione del dividendo», spiegano gli analisti.

Kepler Cheuvreux ha portato il target price su Intesa da 3,6 a 3,8 euro, con raccomandazione anche in questo caso confermata a buy. Gli esperti hanno aumentato le stime di utile per azione rettificato 2015 del 3,5%, mentre la previsione sul dividendo migliora del 25% «dopo i forti risultati del primo semestre». Nel complesso, le attese di utile per azione 2015-2017 salgono in media del 2,5%.

Le previsioni sia sull’utile sia sul dividendo risultano sopra i target della società.

Mediobanca Securities dal canto suo è passata da 3,4 a 3,6 euro per tener conto della «maggior redditività nel wealth management», confermando la raccomandazione outperform su Intesa Sanpaolo. Gli esperti hanno sottolineato come l’istituto con i conti trimestrali abbia «confermato la sua solidità» e considerano la forza patrimoniale della banca come un forte elemento positivo che giustifica la valutazione a premio del titolo.

Exane Bnp Paribas ha alzato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 3,05 a 3,3 euro (rating neutral). L’utile netto trimestrale è stato decisamente superiore alle stime degli analisti, che parlano di conti nel complesso «solidi». Le previsioni di utile per azione rettificato 2015-2017 salgono in media del 6% per tener conto dell’andamento delle commissioni migliore del previsto.

Barclays ha portato invece il target price da 3 a 3,1 euro, confermando la raccomandazione equalweight. Dopo la pubblicazione della trimestrale gli analisti spiegano che «il focus resta su due punti di forza: le commissioni e il capitale». Infatti, proseguono gli esperti, «ci sono due nuovi punti chiave da evidenziare dopo questi risultati. Primo: ci è sembrato che l’amministratore delegato Carlo Messina abbia lasciato la porta aperta alla possibilità di alzare il target sul dividendo di 2 miliardi euro nel 2015. Secondo: l’ammontare degli asset del risparmio amministrato che potrebbero potenzialmente passare al risparmio gestito è molto grande (160 miliardi di euro) e ciò potrebbe sostenere il reddito da commissioni, che rappresenta il 40% dei ricavi totali».

Infine, Icbpi ha alzato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 3,6 a 3,7 euro (neutral), mentre il target price di Equita Sim è passato da 3,1 a 3,4 euro (hold). (riproduzione riservata)