di Paola Valentini

Eurizon Capital, Sgr del gruppo Intesa Sanpaolo, ha archiviato i primi sei mesi dell’anno con un boom di profitti. L’utile netto consolidato ha toccato 227 milioni, in aumento del 73,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il margine da commissioni si è attestato a 329 milioni di euro, in crescita del 48%. Il patrimonio gestito ha superato i 258 miliardi di euro (+12% da inizio 2015), portando la quota di mercato in Italia al 15,7%. Semestre record per la raccolta con 28,2 miliardi di euro, secondo i dati di Assogestioni, contribuendo al 30% dei flussi ottenuti da tutta l’industria nel periodo. Inoltre, in base ai dati europei elaborati da Strategic Insight, Eurizon Capital è seconda per flussi netti sui fondi a lungo termine in Europa nei primi cinque mesi dell’anno. «Lo straordinario lavoro svolto dalla rete di Intesa Sanpaolo è uno dei principali motori dello sviluppo della società, cui si unisce il crescente contributo degli altri partner, come il Private Banking, le banche terze, i promotori finanziari, oltre alla clientela istituzionale e internazionale», ha dichiarato l’ad Tommaso Corcos, spiegando che la società sta rafforzando la presenza in Europa ma anche in Asia dove «vediamo buone prospettive e potenziale di crescita». Anche all’estero la tendenza è positiva. In Asia la società cinese Penghua ha accresciuto il patrimonio nei primi sei mesi a 72,7 miliardi. Anche l’hub dell’Est Europa, costituito dalla slovacca Vub Asset Management, cui fanno capo l’ungherese Cib Ifm e la croata Pbz Invest, ha costantemente aumentato le masse gestite, sfiorando i 3 miliardi di euro a fine semestre. (riproduzione riservata)