La telemedicina potrebbe potenzialmente far risparmiare alle compagnie statunitensi più di 6 miliardi di dollari all’anno, ma solo se la tecnologia verrà adottata in modo ampio.

Secondo  l’analisi di Towers Watson, per raggiungere questo livello di risparmi tutti gli impiegati e i propri dipendenti devono usare le interazioni abilitate alla tecnologia disponibili al giorno d’oggi invece delle visite faccia a faccia con il dottore, di un centro di cure urgenti o di un pronto soccorso per problemi medici appropriati.

“Mentre questa analisi evidenzia il potenziale massimo dei risparmi, anche un livello significativamente più basso di utilizzo potrebbe generare migliaia di milioni di dollari di risparmi,” ha affermato Dr. Allan Khoury, consulente senior a Tower Watson. “Per ottenere questi risparmi è necessario un cambiamento nella mentalità del paziente e del medico, una propensione ad un piano salutistico per integrare e rimborsare tali servizi, ed un supporto normativo in tutti gli stati.”

Il 37% dei datori di lavoro intervistati ha affermato che entro il 2015 dovrebbe offrire ai propri impiegati consulenze telemediche come un’alternativa low cost al pronto soccorso o alle visite in ufficio medico per problemi di salute non d’emergenza, e un altro 34% sta considerando di offrire la telemedicina per il 2016 o il 2017. Attualmente, il 22% dei datori di lavoro offre tali programmi. La percentuale dei datori di lavoro che offre come opzione la telemedicina dovrebbe aumentare dal 22% al 37%, un aumento del 68%.

Queste percentuali sono basate sulla 2014 Health Care Changes Ahead Survey di Towers Watson, che ha intervistato i datori di lavoro statunitensi con almeno 1000 impiegati.

L’utilizzo della telemedicina dovrebbe continuare ad aumentare, guidato dai costi più bassi della stessa tecnologia telemedica e dal numero sempre più crescente di compagnie assicurative che supportano la telemedicina per tagliare i costi.

Tuttavia, anche tra i datori di lavoro che offrono tali programmi, c’è un basso utilizzo. Khoury afferma che i fornitori generalmente dichiarano un utilizzo per membro inferiore al 10%.

“L’uso della telemedicina, con le compagnie assicurative e gli impiegati che ne incoraggiano l’uso, continuerà ad avere un ruolo crescente nello spettro della fornitura di servizi di assistenza sanitaria. Vedremo probabilmente anche che è solo la punta dell’iceberg. La telemedicina è sono una parte del vasto campo della telesanità, che include video, apps, kiosks, visite virtuali, dispositivi indossabili e altre innovazioni,” ha affermato Khoury.