di Claudia Cervini

Ubi banca non opererà più direttamente nel business della bancassurance. Dopo aver dismesso a marzo la partecipazione di minoranza in Aviva, ora fa lo stesso con quella detenuta in Ubi Assicurazioni. L’istituto lombardo ha ceduto al gruppo Ageas e a Bnp Paribas Cardif il 50% meno un’azione della società che era già controllata dai due gruppi tramite F&B insurance holding. 
Il motivo risiede nell’entrata in vigore delle regole di Basilea 3 che, di fatto, penalizzerà le banche detentrici di quote di minoranza in altre società dal punto di vista del capitale. Grazie all’accordo distributivo raggiunto ieri con Ageas e Bnp Paribas Cardif nel ramo danni, i prodotti assicurativi continueranno però a essere venduti all’interno della rete di 1.700 sportelli del gruppo Ubi, consentendo quindi il consueto flusso reddituale grazie alle commissioni. L’istituto lombardo ha all’attivo anche una joint venture squisitamente commerciale con Lombarda Vita (gruppo Cattolica Assicurazioni). La cessione della quota di minoranza, si legge in una nota, comporterà per Ubi Banca una plusvalenza netta di circa 27 milioni di euro e consentirà, assieme alla riduzione delle attività ponderate per il rischio relative alla partecipazione ceduta, un beneficio in termini di Cet1 di circa 7 punti base. L’istituto auspica di ottenere l’autorizzazione a procedere entro la fine del 2014. Gli analisti hanno salutato positivamente l’operazione. Banca Akros, in particolare, giudica positiva la notizia dell’accordo, ma al tempo stesso sottolinea come «l’impatto in termini di capitale è piccolo», aggiungendo che «ora l’azione è valutata adeguatamente». La casa d’affari ha anche confermato sul titolo il rating hold e il prezzo obiettivo a 6 euro. Kepler Cheuvreux (hold e target price a 6,2 euro) ha invece ricordato che l’intesa di oggi segue quella annunciata in aprile con Aviva per la partnership strategica nel ramo vita, che porterà a una plusvalenza consolidata di 57 milioni di euro e avrà un impatto negativo di 35 punti base sul core tier 1 a causa della riduzione delle partecipazioni di pertinenza di terzi di Ubi Banca. Ubi Banca è stata assistita per gli aspetti legali dell’operazione di ieri dallo studio Gattai, Minoli & partners, mentre Ageas e BnpParibassono stati seguiti da Hogan Lovells. A seguito dell’operazione il titolo ha chiuso la seduta cedendo il 5,38% a 5,72 euro per azione in una giornata in cui la borsa non ha brillato e il Ftse Mib ha perso il 2,7%. (riproduzione riservata)