di Anna Messia

Partiranno a gennaio le nuove regole sulle compensazioni tra imprese di assicurazione per l’indennizzo diretto nell’Rc Auto. Le compagnie, per incassare forfait più ricchi, dovranno ora dimostrare di avere un sistema efficiente di gestione dei sinistri. Un parametro che verrà misurato sia guardando ai costi medi della singola impresa rispetto al mercato, sia considerando la velocità di liquidazione. 
Ovviamente, più la compagnia sarà veloce nel risarcire il proprio cliente danneggiato, maggiore sarà il premio che potrà incassare.

Le novità sono contenute in un provvedimento dell’Ivass appena pubblicato in attuazione del decreto competitività del marzo 2012, quando al governo c’era Mario Monti. L’obiettivo era quello di correggere il meccanismo (il cosiddetto sistema Card) tramite il quale il risarcimento dei danni viene effettuato direttamente dalla compagnie del danneggiato che poi, attraverso un sistema di forfait, viene rimborsata dall’assicurazione dell’automobilista che ha provocato il danno. Il sistema Card può essere applicato esclusivamente in caso di incidenti avvenuti tra due veicoli per danni a cose, mentre in caso di risarcimento alla persona vale solo per danni di lieve entità subiti dal conducente non responsabile. Limiti che non hanno però frenato la diffusione di questo meccanismo, partito sette anni fa e arrivato oggi a rappresentare poco meno dell’80% del numero dei sinistri complessivi gestiti dalle compagnie, e circa il 46% del totale degli importi. Con più di qualche effetto positivo anche sul calo dei costi dei risarcimenti complessivi, come rilevato dallo stesso istituto di controllo guidato da Salvatore Rossi.

Ma anche con più di qualche effetto negativo, arrivando in alcuni casi a premiare comportamenti opportunistici da parte di imprese inefficienti sotto il profilo dei costi. Il nuovo sistema punta proprio a eliminare questi fenomeni, con l’introduzione di un correttivo che prevede premi per le imprese più efficienti e penalizzazioni per chi è più carente nella gestione dei sinistri. Un modello matematico che utilizza «un algoritmo semplice», rilevano dall’Ivass, che consente anche la «calibrazione nel tempo tramite l’affinamento di parametri di funzionamento» e per di più ha il vantaggio di non avere «scambio di flussi informativi sensibili tra le imprese».

Nel calcolo si terrà conto, come detto, dei costi di gestione dei sinistri e della velocità dei pagamenti delle imprese. Non solo. Per favorire il contrasto alle frodi da parte delle compagnie, verranno anche considerati gli indicatori dell’archivio antifronte (Aia) appena il nuovo sistema diventerà operativo. (riproduzione riservata)