Di Riccardo Tacconi

Il CEO della GM ha annunciato, il 26 giugno, che, con tutta probabilità, la campagna di richiamo potrebbe coinvolgere oltre 20 milioni di auto…!

Il problema che si trova ad affrontare la GM è che le campagne di richiamo sono di fatto due, una quella iniziale, dietro la quale ci sono 13 morti, e una seconda – che riguarda sempre il sistema di accensione, ma in modo diverso – che non ha provocato casi mortali ma che coinvolge sempre un numero impressionante di auto. Sempre secondo la GM, le componenti del sistema di accensione causa della campagna di richiamo sono state prodotte in Cina dalla Dalian Alps Electronics Co Ltd.

 Le ricerche in Cina sono state stimolate dall’esperienza della Aston Martin che, nel febbraio 2014, ha dovuto ritirare le sue auto fabbricate nel 2007, in quanto la ditta cinese sub-fornitrice, incaricata dal fornitore di Taiwan,  aveva usato delle componenti in plastica, che non rispettava le indicazioni del capitolato, a loro volta acquistate da un altro sub-fornitore cinese.

Per approfondimenti sul caso Aston Martin, vedi

http://www.businessweek.com/articles/2014-02-05/james-bond-s-sports-car-has-chinese-supply-chain-problems

I due casi impongono una seria riflessione sul controllo della catena dei fornitori.

Consiglio la lettura, in proposito, di

http://ww2.cfo.com/supply-chain/2014/02/five-ways-manage-supplier-risks/