di Carlo Giuro

La Covip ha rinviato di sei mesi la tempistica di entrata in funzione delle disposizioni contenute nel nuovo Manuale delle segnalazioni statistiche e di vigilanza dei fondi pensione. Lo ha comunicato la stessa Autorità con una circolare del 3 luglio scorso. La decisione discende delle istanze rappresentate da alcune associazioni e operatori del settore che hanno evidenziato l’utilità di avere a disposizione qualche mese aggiuntivo per far fronte agli impegni derivanti dalle nuove richieste.

Ma qual è la funzione del Manuale, pubblicato l’11 gennaio scorso dopo una pubblica consultazione? Il Documento riporta gli schemi di segnalazione e le istruzioni di compilazione dei principali flussi informativi dovuti dai fondi pensione. L’obiettivo della Covip, in ottica di semplificazione e di semplicità di accesso, è quello di riportare in un unico documento le richieste di informazioni ai soggetti vigilati superando la precedente stratificazione temporale. La disponibilità di basi informative analitiche sull’attività fondi costituisce una condizione indispensabile perché la Commissione possa conoscere, per tempo e in dettaglio, l’andamento delle singole gestioni e della previdenza complementare nel complesso. Per agevolare l’attività di verifica, l’Autorità di vigilanza mette a disposizione una griglia di controllo sulla coerenza dei dati trasmessi. La Covip sottopone comunque le informazioni ricevute ai medesimi controlli ed eventuali esiti negativi formeranno oggetto di comunicazione ai fondi segnalanti. La mancata o tardiva produzione delle informazioni è un elemento negativo di valutazione della situazione organizzativa dei soggetti e può configurare inadempimento sanzionabile ai sensi della normativa vigente. Tornando alla dilazione di sei mesi, va ricordato che la tempistica prevista era differenziata. Più nello specifico si prevedeva che le modalità tecnico-operative per la trasmissione dei dati e la griglia di controllo sui dati medesimi sarebbero state definite dalla Covip entro la prima metà del 2013 e la fase di test sarebbe iniziata dall’autunno del 2013. Si contemplava invece al 10 gennaio 2014 l’entrata in vigore del Manuale con il primo invio delle informazioni strutturali entro il 20 gennaio 2014. Le informazioni sull’andamento delle forme pensionistiche sarebbero state poi trasmesse a partire da quelle riferite al 2014 (il primo flusso da compilare in base ai nuovi schemi sarebbe stato dunque quello relativo al gennaio 2014, da trasmettere entro il 10 febbraio 2014). (riproduzione riservata)