Da un sondaggio svolto da Gallup e commissionato da Swiss Re in occasione del suo 150° anniversario emerge come le persone in tutto il mondo e di tutte le generazioni siano fortemente consapevoli dei rischi a cui andranno incontro in futuro e siano pronte a sostenere le conseguenze finanziarie personalmente. Allo stesso tempo si chiede ai leader politici di fare di più per prevenire questi rischi.

Tra i principali risultati del sondaggio, realizzato intervistando circa 22mila persone in 19 mercati dei cinque continenti dai 15 anni in su:

– il 70% è preparato ad assumersi la propria responsabilità per le spese di previdenza

– l’84% pensa che il cambiamento climatico sarà responsabile di maggiori disastri in futuro

– quasi 8 su 10 teme Danni da terremoto, alluvione o altri disastri naturali nei prossimi 20 anni

– il 75% userebbe l’energia rinnovabile se resa disponibile

– il 91% vuole che i governi facciano di più per promuovere l’efficienza energetica

Con il motto “Open minds – connecting generations”, Swiss Re intende promuovere un dialogo sui

rischi e su come la società e le varie generazioni siano pronte per affrontarli in futuro.

Nel sondaggio è stato chiesto che cosa li preoccupa di più, compreso l’invecchiamento, i cambiamenti climatici, le catastrofi naturali, l’energia e le forniture alimentari. Quasi tutti sono preoccupati per le prospettive economiche. Molto diffuse anche le preoccupazioni sul riscaldamento globale e le catastrofi naturali.

La maggior parte degli intervistati si dichiara ben consapevole dei rischi che potrebbe incontrare in

futuro ed è disposta a prendere provvedimenti per affrontarli – anche se questo va a pesare sulle proprie finanze. Molti dicono anche che i governo e la politica non sanno risolvere completamente i rischi attuali e futuri. Insomma le persone si sono dimostrate più consapevoli e pronte ad assumersi responsabilità dei propri leader politici!

L’indagine dimostra che l’autosufficienza è vista come una chiave importante per affrontare i rischi futuri.

Molti preferiscono pensare di pagare un piano pensionistico privato per arrotondare (29%), andare in pensione più tardi (19%) o ridurre le spese in pensione (22%), piuttosto  che affidarsi allo Stato (13%).

Sui fondi di assistenza LTC per i parenti anziani, circa un terzo della metà in tutti i mercati e gruppi di età dice che vorrebbe assicurarsi per contribuire a coprire i costi. Ma grandi numeri, in media il 43%, si aspetta che sia il governo a pagare per l’assistenza sanitaria universale, un ulteriore 35% dichiara di assistenza sanitaria per il ceto meno abbiente dovrebbe essere finanziata pubblicamente.