Scor porta a conclusione il piano strategico «Strong Momentum» registrando un calo dell’utile netto a 189 mln € nel I semestre (-8,3%), a causa principalmente dei costi legati alle inondazioni in Europa e in Canada e ai tornado negli USA, avvenuti nel secondo trimestre.

Queste catastrofi naturali hanno generato perdite nette lorde per 147 mln di euro, di cui 80 mln riguardanti le inondazioni in Europa e 42 mln per quelle in Canada.

Fattura che potrebbe ulteriormente aggravarsi, essendo i dati non ancora definitivi.

Alla base della caduta dell’utile vi è anche la svalutazione di asset per 72 mln €.

I premi lordi sono invece cresciuti del 7,5% a 4,984 mld. Nel vita particolarmente, che dopo l’acquisizione negli USA della controllata di Generali è divenuto il riassicuratore vita numero uno del paese, ha registrato una crescita dei premi del 9,5% a 2,606 mld, grazie a nuovi importanti contratti con BBVA in Spagna e nel Regno Unito. Nei danni la crescita è stata del 5,5% a 2,379 mld.

Il combined ratio nei rami danni si è attestato al 94,3% (in leggera crescita rispetto al 93,8% di un anno prima), in linea con gli obiettivi del piano strategico. Nel vita il margine tecnico è del 7,3%, anche esso in linea con il piano.

Il ROE scende all’8,1% rispetto al 9,3% di un anno prima, a causa di una diminuzione dei capitali propri dell’1% dopo il versamento di un dividendo di 223 mln e una riduzione delle riserve di rivalutazione degli investimenti di 109 mln.

Scor conferma comunque gli obiettivi di un fatturato superiore ai 10 mld per il 2013.