di Andrea Montanari

Come nelle attese della vigilia il D-day di Banca Carige si consumerà lunedì 30 settembre. E per la prima volta, forse proprio a dimostrazione dell’importanza storica del momento, l’assemblea dei soci è stata convocata al Palazzo della Borsa di Genova (è stata la prima in Italia a ospitare gli scambi della Borsa Valori), in Via XX Settembre.

A dimostrazione che da parte della Fondazione c’è l’assoluta volontà di cambiare interamente la governance e trovare una nuova guida per l’istituto dopo i 25 anni di dominio assoluto di Giovanni Berneschi, il banchiere nato e cresciuto all’interno della Carige e che ha contribuito a trasformare da realtà locale a settimo operatore nazionale.

Da questo momento quindi, ed entro il 5 settembre, termine entro il quale andranno depositate le liste dei candidati, scatta la caccia ai nomi dei possibili nuovi membri del cda dell’istituto. Ovviamente, la parte del leone dovrebbe farla come di consueto l’ente presieduto da Flavio Repetto, forte di una partecipazione vicina al 47%. Ci sarà poi la lista del socio francese Bpce (9,9%), dato assai vicino e in sintonia con la Fondazione e, infine, quella del cosiddetto patto-Berneschi, ovvero gli azionisti (Coop, famiglie Gavio e Bonsignore, professionisti e imprenditori cittadini) vicini al presidente uscente, socio a sua volta tramite i familiari dello stesso patto che ha sindacato il 6% del capitale della banca genovese.

Ma non va trascurato in questa articolata e non facile ricerca dei candidati migliori, a partire dal presidente e dal nuovo possibile ad (figura al momento non contemplata nell’organigramma di Carige) che per la nuova normativa vigente andranno inserite nelle liste e quindi in cda anche le quote rosa.

 

Se resteranno 15 i membri del cda, le donne saranno almeno 3 o 4. Un fattore da tenere in assoluta considerazione, visto che nei precedenti board dell’istituto il gentil sesso non era certo ben rappresentato visto che nella storia recente si ricorda solo la manager Renata Oliveri.

Ora quindi tutti gli occhi sono puntati su Repetto che assieme ai consiglieri della Fondazione (il cda dell’ente scade in settembre ma verrà prorogato fino all’approvazione del bilancio 2013 per evitare ulteriori ricadute nel tessuto politico-sociale cittadino) che vuole un ricambio assoluto ai vertici della banca e uno svecchiamento complessivo del board. Per questo non è da escludere, come rilevato da MF-Milano Finanza di sabato 17 agosto, che il numero uno dell’ente possa guardare a una figura di spicco del panorama bancario-politico-economico nazionale che provenga da fuori Liguria. Un modo per dire definitivamente addio alla gestione-Berneschi (che potrebbe rientrare comunque in cda come capolista del patto al 6%). Inoltre si cerca un ad al quale affidare la gestione di Carige al fianco dell’attuale dg Ennio La Monica.

Le attese sul ricambio continuano a far volare il titolo dell’istituto che ieri ha chiuso l’ottava seduta consecutiva di rialzo a 0,515 euro (+5,53%), però con volumi assai ridotti (riproduzione riservata)