di Paola Valentini

Entro fine anno Banca Mediolanum prevede di mettere a segno una raccolta record in fondi e gestioni di 4 miliardi, dopo il boom del primo semestre (2,5 miliardi) grazie al quale il gruppo ha superato in soli sei mesi il massimo storico annuale del 2012.

Stessa tendenza per Banca Generali: a luglio la raccolta netta totale dell’istituto guidato dall’ad Piermario Motta è stata di 181 milioni raggiungendo in sette mesi 1,59 miliardi, quanto fatto nell’intero 2012. Un exploit che vede protagonisti i prodotti gestiti la cui raccolta a luglio si è attestata a 237 milioni (1,82 miliardi da inizio anno), il miglior dato di periodo del gruppo. Spiega Motta: «La volatilità di inizio estate ha accentuato tra le famiglie la necessità di diversificazione. Guardiamo con fiducia ai prossimi mesi». Anche Azimut marcia a tutto gas. Nei primi sei mesi la società guidata da Pietro Giuliani ha registrato una raccolta gestita netta di 1,5 miliardi, come tutto il 2012.

 Una buona notizia viene poi dalla composizione della raccolta che inizia a prendere la strada delle azioni, dopo anni di fedeltà ai bond, permettendo così ai sottoscrittori dei fondi di beneficiare della ripresa delle borse. «Se nel 2011 e nel 2012 la nostra raccolta si dirigeva quasi tutta sulle obbligazioni», spiega Massimo Doris, ad e dg di Banca Mediolanum, «nei primi sei mesi del 2013 il 40% della raccolta netta ha scelto le azioni». Un fatto positivo anche per chi investe nei titoli delle società dell’asset management perché i fondi azionari consentono di incassare commissioni di gestione e di performance più ricche. Da qui la possibilità per le tre quotate di confermare il trend di crescita. Se infatti lo scorso anno i bilanci di società come Mediolanum e Banca Generali hanno cavalcato la discesa dello spread, quest’anno sono state sostenute dal boom di raccolta.

 E per i prossimi mesi la ripresa delle borse in atto potrà fornire ulteriore benzina al business e di riflesso a nuovi record in borsa: non a caso a Piazza Affari Azimut e Banca Generali veleggiano sui massimi. Mediobanca ha un target price di 18 perAzimut e Deutsche Bank di 17,6 con un buy; anche Equita dà un buy con un obiettivo alzato dopo i conti del semestre da 17 a 18,4 euro. «La società ha registrato risultati sopra le attese grazie alle commissioni di performance», spiega Equita. Kepler ha un target per Banca Generali a 21 euro con un buy. «I ricavi di BancaGenerali hanno beneficiato di 1 milione di maggiori commissioni di gestione, di 3 milioni di performance fee e 3 milioni di utili da trading», dice Equita. Che riserva aMediolanum un buy e target a 7 euro. Anche per Kepler Mediolanum è da comprare con obiettivo a 6,3 euro: gli analisti calcolano che rispetto al primo semestre del 2012,Mediolanum abbia avuto un aumento dei ricavi per commissioni di gestione del 21% e del 10% per quelle di performance. Banca Imi ha un target price di 6,1 euro suMediolanum. Mentre il giudizio sull’istituto controllato dalla famiglia Doris è neutrale per gli analisti di Mediobanca che sottolineano la crescita delle commissioni di ingresso nei fondi. (riproduzione riservata)