Nell’ipotesi di infezioni dai virus HBV, HIV ed HCV non sussistono tre eventi lesivi, ovvero tre serie causali autonome ed indipendenti, bensì un unico evento lesivo, da rinvenirsi nella lesione della integrità fisica, per cui unico è il nesso causale, cioè trasfusione (ovvero contatto) con il sangue infetto-contagio infettivo-lesione dell’integrità. Ciò rilevato, ne deriva che già a partire dalla data di conoscenza dell’epatite B deve ritenersi sussistente la responsabilità del Ministero della Sanità anche per il contagio degli altri due virus, che non costituiscono eventi autonomi e diversi, bensì unicamente forme di manifestazione patogene dello stesso evento lesivo dell’integrità fisica da virus veicolati da sangue infetto.

Cassazione Civile, sez. Lav., 27 aprile 2012, n. 6562