Sono partite le convocazioni ufficiali per il cda straordinario di Mediobanca del prossimo 5 settembre. Il board sarà l’occasione per l’ad Alberto Nagel per aggiornare i consiglieri sull’operazione di integrazione fra Fondiaria- Sai e Unipol, vicenda nella quale è indagato dalla Procura di Milano per ostacolo all’autorità di vigilanza. Nagel riferirà probabilmente anche sul documento firmato con Salvatore Ligresti, un foglio che conterrebbe i presunti patti con l’ingegnere siciliano per l’uscita della famiglia Ligresti dal gruppo Fonsai.Ma il cda del 5settembre anticiperà anche alcuni temi più tecnici che sarebbero invece stati affrontati nel consiglio del 20 settembre, chiamato ad approvare il bilancio. Intanto, ieri sono state presentate le due liste di nomi per il rinnovo del cda di Premafin. Unipol, azionista all’80,93% della holding, candida Pierluigi Stefanini, Piero Collina, Carlo Cimbri, Roberto Giay, Marco Pedroni, Ernesto Dalle Rive, Milo Pacchioni, Claudio Levorato, Vanes Galanti, Germana Ravaioli, Rossana Zambelli, Silvia Cipollina e Angelo Busani. Anche Paolo e Giulia Ligresti hanno presentato una lista per il rinnovo del cda di Premafin. Canoe Securities e Limbo Invest, le scatole lussemburghesi che fanno capo a due dei tre figli di Salvatore Ligresti e che detengono assieme il 3,94% della holding. Primo nomeè quello di Luigi Reale. Della rosa fanno parte anche Stefano Baruffato, Andrea Chiaravalli, Giovanni Maria Conti, Luca Olindo Dambrosio, Matteo Dell’ Amico, Alessandra Fornesi, Riccardo Gattone, Danilo Giorgio Grattoni, Gioacchino Paolo Ligresti, Giulia Maria Ligresti,Marilena Messina e Giovanni Salvaggio. Solo un rappresentante nel futuro consiglio è a disposizione delle minoranze. Intanto le banche del consorzio di garanzia degli aumenti di capitale di Unipol e Fondiaria-Sai si riuniranno oggi per decidere quando far partire l’asta dei diritti rimasti inoptati. L’asta, che copre uno spazio temporale di cinque sedute di borsa, dovrebbe partire lunedì 3 settembre, anche se non è escluso che possa prendere il via già questo giovedì.Nel complesso l’inoptato dei due aumenti, chiusi lo scorso 1 agosto, riguarda un controvalore di 665 milioni di euro circa che, in caso di mancata sottoscrizione, andrebbe a carico delle banche del consorzio di garanzia, guidato da Mediobanca e Unicredit, che si accollerebbero la porzione più rilevante.