Il consumatore deve avere libertà nella scelta della polizza accessoria al fi nanziamento garantito dalla cessione di quote di stipendio o pensione. In materia il decreto in esame prevede anche che i soggetti ammessi alla concessione di prestiti verso la cessione di quote di stipendio debbano avvalersi di agenti in attività fi nanziaria o mediatori crediti iscritti nei rispettivi elenchi. Nel decreto correttivo si chiarisce che le disposizioni del Testo unico bancario relative al credito ai consumatori e l’articolo 28 del dl n. 1/2012 sulla libertà di scelta della polizza da parte del consumatore trovano applicazione alla cessione di quote di stipendio o pensione di cui al decreto del presidente della repubblica n. 180 del 1950. Sul punto l’Abi (Associazione bancaria italiana) ha espresso alcune critiche sottolineando che le banche per adempiere a questo obbligo non potranno fare a meno di presentare almeno due preventivi, in ciò ravvisando una forte criticità. Inoltre il decreto prevede che ai fi ni della distribuzione del servizio, i soggetti ammessi alla concessione di prestiti verso la cessione di quote di stipendio debbano avvalersi di agenti in attività fi nanziaria o mediatori crediti iscritti nei rispettivi elenchi. Sempre in materia il decreto legislativo attribuisce a Banca d’Italia il potere di defi nire disposizioni volte a favorire la trasparenza e la correttezza ed effi cienza nell’erogazione di fi nanziamenti verso la cessione di quote di stipendio o salario o di pensione. In particolare, si precisa che le disposizioni di Bankitalia dovranno essere fi nalizzate a fi ssare i criteri che gli intermediari devono seguire nel mettere a punto le forme di remunerazione, in modo da assicurare che non siano incentivati comportamenti scorretti della rete vendita. Inoltre la struttura delle commissioni deve essere trasparente per il consumatore e si dovrà favorire la confrontabilità tra prodotti, in modo da dare la possibilità di scegliere il prodotto più confacente alle proprie esigenze fi nanziarie e promuovere la concorrenza sul mercato.