Le funzioni dell’Isvap (e dunque, del nascente Ivass) sono state riviste per attuare l’integrazione del sistema di vigilanza assicurativo italiano nel nuovo assetto europeo di vigilanza finanziaria. È una delle novità del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2010/78/Ue del Parlamento europeo e del consiglio del 24 novembre 2010 (cosiddetto Omnibus), approvato dal consiglio dei ministri il 20 luglio scorso e in procinto di essere pubblicato in Gazzetta Uffi ciale. Il governo si è affrettato ad approvare il provvedimento prima della pausa estiva, considerato il ritardo accumulato nel recepimento della direttiva che già è valso all’Italia una formale lettera di messa in mora inviata dalla commissione europea il 25 gennaio scorso. • Il decreto. Il decreto è il frutto della collaborazione tra il governo e le Authority di settore interessate dalle modifi che ai rispettivi assetti normativi: Banca d’Italia, Consob, Covip e appunto Isvap. Il provvedimento si compone di 8 articoli che modifi cano: il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (Tub); il Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione fi – nanziaria (Tuf); il decreto legislativo n. 210/2001, in materia di defi nitività degli ordini immessi in un sistema di pagamento o di regolamento titoli; il decreto legislativo n. 142/2005, relativo alla disciplina dei conglomerati fi nanziari; il codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo n. 209/2005; il decreto legislativo n. 252/2005, che disciplina le forme pensionistiche complementari; e infi ne, alcune disposizioni antiriciclaggio di cui al decreto legislativo n. 231/2007. • Come cambia il codice delle assicurazioni. Il decreto introduce nell’articolo 1, la lettera g-bis), che dà defi nizione del nuovo sistema europeo di vigilanza fi nanziaria (Sevif) e delle parti che lo compongono: le autorità di vigilanza europee (Abe, Aeap e Aesfem), il comitato congiunto e il comitato europeo per il rischio sistemico (Cers). Il decreto fa riferimento all’Isvap ma, alla luce delle novità introdotte dalla spending review, la revisione delle competenze dell’istituto di vigilanza sul settore assicurativo dovrà essere riferita al nascente Ivass. All’Authority italiana si richiede di partecipare alle attività del Sevif e di tener conto, in tale contesto, della convergenza in ambito europeo degli strumenti e delle prassi di vigilanza. Il decreto prevede, inoltre, che l’Isvap, in situazioni di crisi o di tensioni sui mercati fi nanziari, tenga in considerazione le ripercussioni della sua azione sulla stabilità finanziaria degli altri stati membri, con ciò recependo quanto condiviso dagli stati membri Ue in sede di approvazione delle raccomandazioni del consiglio dell’Unione europea del 14 maggio 2008. Nella stessa prospettiva è stato modifi cato anche l’articolo 10 del codice (segreto d’uffi cio e collaborazione tra autorità), per accrescere il coordinamento della vigilanza in ambito europeo. In particolare, sono previsti scambi di informazioni e obblighi di comunicazione con le nuove autorità di vigilanza e i comitati europei ed è riaffermato quanto previsto dal regolamento Ue n. 1094/2010, istitutivo dell’Autorità europea delle assicurazioni e pensioni aziendali e professionali (Aeap), in merito alla possibilità per l’Isvap, anche attraverso accordi, di delegare compiti all’Aeap e alle autorità del settore assicurativo degli altri stati membri, nonché di ricorrere all’Aeap per avvalersi del meccanismo di risoluzione delle controversie tra autorità nazionali competenti (cosiddetto Binding mediation).