I mercati restano volatili mentre il risparmio gestito continua a registrare, mese dopo mese, nuovi pesanti deflussi. Ma le società di promozione finanziaria stanno sfidando il contesto difficile e proprio in questi momenti complicati si stanno muovendo in controtendenza, mettendo a segno un record dopo l’altro. È il caso per esempio di Finanza & Futuro, del gruppo Deutsche Bank, che quest’anno compie 25 anni dalla fondazione. E proprio nel 2012, nonostante le difficoltà delle borse e con la crisi economica che non si arresta, ha raggiunto due obiettivi mai toccati in Italia: i promotori finanziari, che costituiscono la rete di vendita, a fine luglio hanno superato quota 1.500, mentre la raccolta ha raggiunto i 470 milioni, di cui 400 milioni sono rappresentati da raccolta gestita, anche questo un record. «I consumi sono in calo ma c’è tanto risparmio nelle famiglie che cercano porti sicuri e trovano nei promotori finanziari un supporto professionale adeguato a questo momento difficile», spiega Armando Escalona, amministratore delegato di Finanza & Futuro. «Per fine anno l’obiettivo è arrivare a 1 miliardo di raccolta». I flussi, quindi, continuano a crescere mentre la società si sta ancora espandendo: la rete di Finanza &Futuro si colloca al primo posto in termini di reclutamento negli ultimi 30 mesi. A partire dal 2010 la società del gruppo Deutsche Bank ha messo in atto un piano piuttosto aggressivo di crescita, con l’obiettivo di quasi raddoppiare in quattro anni la forza lavoro. Da gennaio 2010 a oggi la rete è cresciuta, su base netta, di 500 promotori e conta di aumentare ancora anche nei prossimi mesi. «L’obiettivo di fine anno è raggiungere 1.575 promotori per arrivare a 1.600 l’anno prossimo », continua Escalona. «Dopodiché il focus si sposterà soprattutto sul potenziamento della rete esistente». In altri termini la società si concentrerà sulla crescita del patrimonio medio gestito da ogni singolo promotore. Adesso il portafoglio medio di un consulente Finanza & Futuro è di poco più di 6 milioni e l’obiettivo è arrivare a 9-10 milioni nei due anni che restano per completare il piano industriale 2009-2013. Un’ulteriore prova che la banca tedesca guidata in Italia da Flavio Valeri (che negli ultimi due anni e mezzo ha aperto 40 sportelli) punta molto sull’Italia. (riproduzione riservata) Anna Messia