L’utile operativo del gruppo Aviva nel primo semestre dell’anno è stato pari a 935 milioni di sterline, registrando un calo del 10%. A pesare sono stati i costi di ristrutturazione legati all’attuazione del piano strategico, la vendita di Rac (la società ceduta al fondo di private equity Carlyle), oltre all’impatto negativo delle condizioni meteorologiche nel Regno Unito. I risultati operativi del business Vita, in particolare, hanno registrato nel complesso un calo del 7% a 1,01 miliardi di sterline. Qualche segnale positivo è arrivato dal ramo Danni, i cui risultati operativi si sono attestati a 461 milioni di sterline, in crescita rispetto ai 455 milioni dello scorso anno. Per quanto riguarda l’Italia, il gruppo assicurativo «continua a focalizzare la propria attività sul valore piuttosto che sui volumi», fanno sapere dalla società. Il ramo Vita ha registrato una contrazione del 25% rispetto allo stesso periodo del 2011, attestando la raccolta a 1.536 milioni di euro. Mentre nel ramo Danni i premi netti Ifrs sono stati 227 milioni e sono già in atto piani per un ulteriore recupero di profittabilità. «Stiamo operando per rafforzare la nostra performance finanziaria», ha dichiarato Patrick Dixneuf, ceo della compagnia inglese in Italia