di Andrea Di Biase

Circa quattro ore di riunione ieri all’Atahotels Executive di Milano tra il vertice di Unipol, guidato dall’ad Carlo Cimbri, e un centinaio di dirigenti di Fondiaria-Sai, a partire dall’ad Emanuele Erbetta e dal dg Piergiorgio Peluso, per definire le tappe e aprire i cantieri per l’integrazione tra le due compagnie assicurative, che porterà alla nascita del primo operatore italiano del ramo Danni. Dopo mesi di trattative, polemiche e veleni, spesso messi in giro ad arte dagli oppositori dell’operazione, ieri i vertici delle due compagnie hanno affrontato gli aspetti industriali dell’integrazione. Integrazione che sarà affidata a un comitato guida (steering committee) composto su basi paritetiche dal management dei due gruppi. A guidare il comitato, secondo quanto appreso, saranno gli stessi Cimbri ed Erbetta, che avranno dunque la supervisione su una decina di cantieri di business (commerciale, rete, information technology, societario eccetera), affidati ad altrettanti responsabili delle due compagnie, e su cinque cantieri orizzontali (comunicazione, finanza eccetera). «Dal 20 luglio (dopo l’ingresso di Unipol in Premafin, ndr) siamo un gruppo unico. Adesso è ora di rimboccarsi le maniche e lavorare», ha affermato Cimbri, che ha anche fatto sapere che il piano strategico presentato a giugno non dovrebbe cambiare, anche se sarà arricchito «con il contributo di FonSai». Per quanto riguarda invece le azioni di responsabilità verso alcuni ex vertici di FonSai, tra cui gli stessi Ligresti, Cimbri non si è sbilanciato. «Ascolteremo, valuteremo e decideremo», ha detto, «ma non è il nostro ruolo quello dell’angelo vendicatore ». Il numero uno della compagnia bolognese ha inoltre mostrato ottimismo di fronte agli approfondimenti in corso da parte della magistratura e della Consob sull’operazione Unipol-FonSai: «Sappiamo quello che abbiamo fatto e su quello che abbiamo fatto siamo totalmente sereni». Cimbri si è infine rallegrato di fronte alla notizia, pubblicata dalla Consob, secondo cui BlackRock ha rilevato il 5% di Unipol. L’operazione è stata tuttavia effettuata il 30 luglio, prima che venissero emesse le nuove azioni per l’aumento di capitale. È dunque possibile che la partecipazione del fondo Usa possa diluirsi di conseguenza. A meno che BlackRock non abbia seguito la ricapitalizzazione. «Fa solo piacere che un grande fondo internazionale abbia deciso di investire sul buon esito di questo progetto». (riproduzione riservata)