Sotto accusa la due diligence incompleta. Passo indietro del management sulla campagna di acquisizioni annunciata nei mesi scorsi. Ma la joint venture industriale con il Leone al momento non sarebbe a rischio 

di Luca Gualtieri

Gli azionisti della banca russa Vtb impongono al management una brusca revisione delle strategie, che si può sintetizzare in due parole: basta acquisizioni. L’istituto di credito, in cui le Generali hanno investito 300 milioni di dollari arrivando quasi all’1%, è reduce dall’oneroso acquisto della concorrente Bank of Moscow.

 

 

L’operazione, costata 3,7 miliardi di dollari, ha fatto inferocire molti soci, che oggi contestano la linea dell’amministratore delegato Andrej Kostin, che solo due mesi fa aveva annunciato di voler trasformare Vtb in una macchina da acquisizioni «come Santander o Citigroup». L’ambiziosa strategia ha però sbattuto contro l’ostacolo Bank of Moscow, una preda difficile da digerire. A febbraio Vtb aveva acquistato il 46,48% dell’istituto controllato dal governo della capitale russa. Dopo una battaglia con il precedente management, Kostin ha dovuto chiedere aiuto alla banca centrale russa, che ha scoperto gravi irregolarità nei conti di Bank of Moscow. L’istituto avrebbe infatti concesso prestiti a compagnie offshore, la cui proprietà risulta poco chiara. Dietro al buco, insomma, potrebbe nascondersi un intrigo politico-finanziario che oggi allarma gli azionisti di Vtb. Secondo gli investitori, l’operazione sarebbe stata conclusa senza una sufficiente due diligence, ma Kostin nega l’accusa con forza: «La due diligence è stata fatta basandosi sulle informazioni fornite dal management, dalla banca centrale e dalle agenzie di rating. Di più non potevamo avere», ha spiegato il ceo, che si è imbarcato in un road show a Londra e New York per calmare gli investitori. In ogni caso, il management ha deciso di abbandonare la campagna di m&a portata avanti finora. Sulla nuova linea vigilerà anche David Bonderman, cofondatore del fondo Tpg, entrato nel comitato strategico di Vtb per tutelare l’investimento da 100 milioni di dollari fatto a febbraio. Che riflesso avrà questa nuova strategia sulla joint venture industriale che Vtb e Generali potrebbero siglare dopo l’estate? Fonti vicine a Trieste fanno sapere che i negoziati stanno procedendo senza intoppi. Va detto che l’ultimo incontro tra Giovanni Perissinotto, ceo del Leone, e Kostin è stato positivo, ma è chiaro che in questi giorni a Mosca si respira un’atmosfera molto tesa. (riproduzione riservata)