Metti: nuove e più incisive azioni per il rinnovo dell’Accordo

 di Alessandra Schofield  

A ridosso della pausa estiva, abbiamo chiesto a Giovanni Metti, presidente Sna, di fare per noi il punto della situazione e di anticiparci qualcosa sulle attività che verranno intraprese in autunno.

Domanda. Qual è lo stato delle azioni sindacali pianificate dallo Sna?

Risposta. Attualmente la trattativa sul rinnovo dell’Accordo nazionale imprese agenti è ferma a causa dell’atteggiamento di chiusura dell’Ania, che si ostina a rifiutare di incontrare le rappresentanze agenziali, completamente avversa a qualsiasi forma di dialogo che possa condurre a una innovazione delle regole attuali. Abbiamo avviato, con la collaborazione dei gruppi Agenti, l’attività di sollecito agli ad delle rispettive mandanti affinché a loro volta sensibilizzino i vertici dell’Ania a riaprire il tavolo di trattativa dell’Accordo nazionale scaduto. Ma il consenso e la fiducia che i consumatori italiani ci hanno manifestato nei mesi scorsi ci rendono forti e ancora più certi di essere sulla strada giusta: il fatto di aver raccolto in breve tempo oltre 500 mila firme per la nostra petizione popolare contro il caro-tariffe nella rc auto rappresenta un enorme risultato politico e mediatico. La VI commissione finanze della camera dei deputati, a cui è stata assegnata la petizione, dovrà discutere nel dettaglio le richieste e valutare l’adozione di eventuali provvedimenti. La medesima Commissione è chiamata a esprimersi in merito alla nostra istanza volta a contrastare la facoltà di incremento dell’aliquota d’imposta nella rc auto. Altro risultato significativo è il voto in seconda lettura del ddl sulla agenzia antifrode con la conferma della presenza di un rappresentante degli intermediari nel gruppo di lavoro che dovrà gestire le attività dell’agenzia. Si tratta di un segnale importante che accredita stabilmente il ruolo e l’operato in termini di rapporti istituzionali che lo Sna è riuscito a consolidare nell’ultimo periodo. Attendiamo fiduciosi il voto finale al senato e il varo definitivo del provvedimento. Con l’Istituto di vigilanza intendiamo riavviare il dialogo al fine di rappresentare nuovamente la posizione degli agenti in merito alle incombenze e agli oneri amministrativi, l’impianto sanzionatorio pecuniario e la collaborazione tra iscritti alla sezione A del Rui. Su questo specifico punto la Commissione europea, pur sostenendo nella logica della minima armonizzazione il rifiuto sancito dall’Isvap, apre degli spiragli interessanti per la collaborazione fra tutti gli altri intermediari, non esclusa quella degli agenti con i broker.

D. A che punto è la vertenza con le Oo.Ss. per la mancata ratifica dell’ipotesi di ccnl 2011 dipendenti di agenzia?

R. Nell’ultimo periodo abbiamo registrato un inasprimento delle proteste delle Oo.Ss., costringendoci a denunciare e censurare il loro metodo persecutorio e intimidatorio di sollecitare gli ispettorati del lavoro a intensificare le ispezioni. Ribadiamo che gli agenti di assicurazione hanno a cuore le sorti dei propri dipendenti che rappresentano la spina dorsale della gestione dell’agenzia. Tuttavia le ragioni che hanno portato il Comitato centrale Sna a non ratificare l’ipotesi di ccnl sono da individuare nella crisi generale che la categoria sta attraversando, con una paurosa caduta della redditività agenziale che mette a repentaglio la stessa sopravvivenza dell’impresa-agenzia e la permanenza dei livelli occupazionali. Con grande senso di responsabilità il Sindacato ha chiesto e ottenuto un incontro con i vertici del ministero del lavoro, per illustrare loro nel dettaglio tutta la vicenda e le ragioni della mancata ratifica. Al contempo ci siamo resi disponibili affinché il ministero organizzi un incontro fra le parti per verificare se sussistono i margini per una ripresa della trattativa che, ferma restando la parte economica, miri a modificare alcuni aspetti sostanziali di quella normativa.

D. Altro punto nodale è la trattativa per il rinnovo dell’accordo integrativo Ugf. Si vocifera che lo Sna intenda rivedere la sua posizione. Qual è la versione ufficiale?

R. La posizione ufficiale dello Sna non può essere che quella espressa dalla delibera dell’Esecutivo nazionale nella seduta del 9-10 maggio 2011. Vale a dire che lo Sna, pur rilevando l’aumento delle provvigioni da mandato nella parte relativa ai rami elementari e Ard (Cvt), non può accogliere la proposta di un nuovo modello di remunerazione della rca incentrato sulla riduzione della tabella provvigionale da mandato. Riconosciamo ai Gaa Ugf una trasparenza nella conduzione delle trattative, tant’è vero che per la prima volta si è discusso in Esecutivo di una bozza di integrativo, peraltro limitata solo alla parte economica, prima ancora di avere il testo integrale definitivo. Tuttavia, non possiamo non esprimere una fondata preoccupazione per la trattativa in atto. In questo senso abbiamo invitato gli stessi Gaa a modificare la trattativa in corso i cui esiti potrebbero rappresentare un pericoloso precedente anche per altre realtà assicurative. Lo Sna è tenuto a prendere delle posizioni e a dare delle risposte a quanti richiedono assistenza per la paventata riduzione delle tabelle provvigionali rc auto da mandato. Su questo punto non ci tireremo certo indietro.

D. Cosa ha in programma lo Sna, dopo la pausa estiva?

R. Avvieremo nuove e più incisive azioni per tentare di giungere a una soluzione della vertenza con l’Associazione delle imprese sul rinnovo dell’Accordo collettivo. Di fronte a un nuovo quadro nazionale normativo e anche sotto la spinta delle nuove regole che fra un paio di anni verranno varate dall’Ue e recepite in Italia, gli agenti non possono più attendere le lungaggini di chi non intende modernizzare il mercato per i soliti interessi di parte. Gli eventi politici di questi ultimi giorni, che hanno portato a un consenso bipartisan sulla manovra finanziaria per evitare il default dello stato italiano, dimostrano che quando si è sul bordo del baratro occorre senso di responsabilità da parte di tutti. Gli agenti di assicurazione italiani la loro parte intendono farla, con senso di professionalità e responsabilità, ora e come sempre nel passato.

Attendiamo che anche dall’altra parte ci sia analoga apertura per avviare realmente il mercato verso il terzo millennio.