Lo spettro di Katrina (2005, 1.836 morti e 71 mld $ di danni per il settore assicurativo) ha fatto di nuovo tremare le vene e i polsi negli USA (soprattutto ad assicuratori e riassicuratori, già colpiti pesantemente da un anno record quanto a catastrofi naturali), dove si attendeva lo scatenarsi dell’uragano Irene su New York nel week end. Quattro milioni di persone senza elettricità e un bilancio provvisorio di 14 morti. L’uragano Irene, declassato a tempesta tropicale, non è stato terrificante come ci si aspettava, soprattutto a New York, anche se l’emergenza «non è ancora finita. Ora è diventata una tempesta tropicale, ma resta ancora pericolosa», ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Irene ha causato danni assicurati tra $200 e $400 milioni in Carolina, secondo quanto comunicato da EQECAT.
Ora è da stabilire quante persone abbiano la copertura per inondazioni a New York e nel New Jersey, e se programma inondazione del governo federale è in grado di gestire tutte le richieste.
Considerata la stima di danni assicurati tra 300 e 600 milioni $ nei Caraibi, EQECAT calcola una stima totale dei danni assicurati causati da Irene finora tra i 500 milioni e 1 miliardo di dollari. 
Che è molto meno rispetto a quanto stima AIR Worldwide, che ha calcolato nei Caraibi danni assicurati per  1,1 miliardi di dollari.