Nonostante le svalutazioni effettuate sui titoli di Stato greci per 140 milioni e sulla partecipazione in Telco-Telecom Italia per altri 143 milioni, che hanno impattato negativamente sull’ultima riga di bilancio, le Generali hanno archiviato il primo semestre con un risultato della gestione caratteristica in forte crescita. Se infatti l’utile netto, pari a 806 milioni, è risultato in calo del 7,6% rispetto ai primi sei mesi del 2010 attestandosi comunque al di sopra delle attese del mercato, il risultato operativo, che misura l’andamento delle attività caratteristiche del gruppo (assicurazioni Danni, Vita e servizi finanziari) al lordo delle poste straordinarie, ha registrato una crescita del 12,7% a 2,4 miliardi. Un risultato che, nonostante il difficile quadro macroeconomico caratterizzato dalle tensioni sul debito sovrano dei Paesi periferici dell’Eurozona, ha permesso al vertice della compagnia triestina di confermare i target per l’intero 2011. «Generali si conferma un gruppo solido e capace di realizzare performance industriali in crescita anche in momenti di forti tensioni e volatilità dei mercati», ha affermato l’amministratore delegato del Leone, Giovanni Perissinotto, sottolineando che, «in seguito alle positive evidenze ottenute da tutte le linee di business, ci sentiamo di confermare per fine anno i target di risultato operativo compresi tra 4 e 4,7 miliardi». Dichiarazioni che sono piaciute agli analisti di Societe Generale, i quali, oltre a confermare il rating buycon prezzo obiettivo a 19 euro, hanno sottolineato che gli investitori possono sentirsi rassicurati dal fatto che il vertice del Leone ha confermato gli obiettivi per fine anno.

A sostenere la performance operativa della compagnia triestina sono state tutte e tre le aree di business dove il gruppo è presente. Il risultato del segmento danni ha segnato una crescita del 36,3% a 798,8 milioni, mostrando un’elevata redditività tecnica. Il combined ratio, l’indicatore che misura l’efficienza nel settore danni, ha registrato un miglioramento di 2,3 punti percentuali attestandosi al 96,5% rispetto ai 98,8% del primo semestre del 2010. Un risultato raggiunto grazie al calo della sinistralità in particolare in Italia, Est Europa, Spagna e alla politica di riduzione delle spese amministrative.

Positivo anche il contributo del settore vita che, con un risultato operativo di 1,7 miliardi, in crescita del 6,1%, è stato il miglior risultato semestrale degli ultimi quattro anni, grazie in particolare alla gestione degli investimenti, all’incremento dei margini tecnici e al controllo delle spese. Lo sviluppo del segmento vita è stato registrato in quasi tutti i mercati di operatività del gruppo, con un forte progresso in Francia. In crescita anche il contributo del risultato operativo del segmento finanziario (+3,8% a 210,5 milioni) grazie in particolare ai buoni risultati derivanti dallo sviluppo internazionale di Bsi. Quest’ultima, in particolare, ha registrato un aumento del risultato operativo del 24,6% anche per effetto dei primi benefici derivanti dai piani di sviluppo in Estremo Oriente.

Sul versante della produzione, i premi lordi complessivi si sono attestati a 35,85 miliardi, in lieve flessione rispetto al primo semestre 2010 ma in ripresa rispetto al primo trimestre dell’anno. L’andamento della raccolta è ascrivibile al segmento vita (-9,5%), a seguito del calo dei premi unici, nell’ambito della strategia del gruppo volta a favorire la raccolta di prodotti a più alta redditività e a maggior ritorno del capitale investito. In crescita (+4,5%), invece, la raccolta dei premi annui. Il miglior mix produttivo ha portato ad un incremento del valore della nuova produzione vita che è salito così a 525 milioni (+7,3% a termini omogenei), con margini in crescita. Il new business margin è salito infatti al 20,9% dal 17,8% del primo semestre 2010 e dal 19,7% di fine 2010. Nel semestre si è mantenuta elevata anche la solidità patrimoniale del gruppo, con un patrimonio netto sostanzialmente stabile a 17,23 miliardi. Anche l’indice di Solvency I cresce al 134% (132% a fine 2010). Nel semestre il gruppo ha registrato una crescita dell’embedded value da 26,96 miliardi a fine 2010 a 27,98 milioni nel primo semestre, trainata dal miglioramento del combined ratio e del valore della nuova produzione vita.

Proseguono intanto le trattative per stringere un’alleanza globale in Russia con la banca moscovita Vtb, ma nessuna deliberazione è stata assunta nel cda di venerdì 5 agosto. (riproduzione riservata)

Andrea Di Biase